Peni, un talk show in cucina di Marinella Venegoni

Peni, un talk show in cucina E' uno tra i protagonisti emergenti del video: conduce «Kitchen» su Mtv e infiamma le «Serenate» di Fazio Peni, un talk show in cucina Mette a nudo i vip in mezzo ai fornelli MII.ANO. Andrea Pezzi non è solo uno di quegli innumerevoli giovanotti aspiranti alla gloria che riempiono i teleschermi con una bella faccetta, una parlata a mitraglia in perfetto angloitaliano e sotto la parlata niente. E' in piii un tipo strano e creativo e addirittura acculturato, che inventa programmi e se li conduce («Kitchen» su Mtv), intrattiene a Radio D.J., fa da garbalo e acuto passafax in un programma appena nato ma già in ascesa, «Serenate» di Fazio su Raidue. E' insomma, Pezzi, uno clie potrebbe diventare il Baudo o il Costanzo o il Fazio del Duemila: naturalmente alla sua maniera, con il gusto divertito di mescolare l'alto e il basso. E con una forte consapevolezza delle proprie capacità. Ravennate, 25 anni, studi di teologia e filosofia di cui non ama parlare, iscritto a psicologia alla Sapienza, Andrea Pezzi ha inventato il talk-show umano. «Kitchen», in onda dal lunedì al giovedì su Mtv/Rete A alle 22,30, «trasmissione liberamente ispirata a quella di Wilma De Angclis», asseconda una sua passione per la cucina. Personaggi famosi in grembiulone affettano cipolle e tritano prezzemolo parlando di cultura e umanità. Non seduti, non ingessati nel rituale del salotto tv, cullati dalla chitarra di Mao, rischiano di rivelarsi più che nei talkshow ad alta audience. Il titolo della striscia è ispirato a Banana Yoshimoto, con la quale Pezzi condivide la sensazione che la cucina sia «il luogo» della casa, quello dove nascono le cose e le idee. Un luogo che resta tale anche di fronte alle telecamere. Com'è nato «Kitchen»? «In cucina, come del resto l'altro programma di Mtv, "Hot". E' un ambiente stimolante, ci ho scritto anche la sceneggiatura di mi film. E mi piaci; condurre un mio programma su Mtv mentre in Rai taccio una cosa non pensata da me». Chi sono gli ospiti? «La prossima settimana andrà in onda Battiato, l'unico che non ha cucinato ma ha fatto cucinare me, che lo so fare. Verrà Emilio Fede; e Aliosha dei Casinò Royale ha preparato un sauté di vongole per condire gli spaghetti. Lo scrittore Tommaso Labranca ha cucinato un profiterolealla frutta, tra l'altro schifosissimo». Cucinano davvero? «Ma certo. E io imparo una ricetta». Da romagnolo, saprà impastare tagliatelle e piadine. «Non sono legato alla tradizione della mia terra. A me piace il risotto, è una di quelle cose che puoi fare in mille modi, e anche quando lo fai bene si può sempre fare meglio: quando sto bene, faccio un risotto fantastico». Va al ristorante? «Sono molto selettivo, ho punti di riferimento fermi: ho fatto anche vacanze da gourmet, da Milano a tutto il Sud della Francia nei ristoranti migliori». Non ingrassa? «Credo molto nella psicosomatica, non è che più mangi più ingrassi: se ti piace fare una cosa non ingrassi mai». Com'è finito davanti a una telecamera? «Lavoravo a Radio DJ. e ancora ci lavoro (attenta però, non sono un d.j.). Sono arrivate a Mtv segnalazioni su di me come autore. Un provino come presentatore non era piaciuto: non ero il loro tipo, ma come autore andavo bene. Poi ho rifatto il provino di "Hot" ed è andato invece bene: ho cominciato in una stanza bianca sovraesposta, gioca- vo, mi sdoppiavo, facevo pettegolezzi. Poi, sempre su Mtv, ho fatto "Tokusho": così in giapponese pronunciano "talk show", è una metafora di come un giapponese vede una civiltà diametralmente opposta alla sua. Lì mi ha visto Fazio, e mi ha chiamato». E «Serenate»? «"Serenate" è più difficile, ma è più stimolante essere in un meccanismo disegnato da uno come Fazio. La forza del programma è che racconta delle microstorie che si uniscono alle canzoni e che non hanno la forza di annullare le canzoni: quando Fazio me l'ha proposto, mi è venuto in mente che i miei genitori litigavano ogni domenica, io li registravo e gli facevo riascoltare la lite dm-ante la lite successiva; sotto, c'erano sempre i Nomadi: e per me i Nomadi non sono un gruppo impegnato ma i genitori che litigano». I suoi fondamentali? «Credo molto nelle identità mutan ■ ti, come David Bowie, che cambia ma è forte della sua personalità e non sempre se la porta dietro. Il mio gioco qui è annullare tutto ciò che fino ad oggi ha funzionato di me, per imparare ciò che comunque mi è utile». Fabio Fazio? «Credo che abbia avuto il grande merito di fare un programma come "Anima mia", dove ha raccontato se stesso attraverso il proprio immaginario. Riesce a metter insieme Pupo, Pelù e uno scrittore che parlano a lungo di un taglio di capelli: in questo ci somigliamo, e basta». Lei parla moltissimo, ma a differenza di molti suoi coetanei televisivi esprime concetti. «Non credo di esser giovanilista, ho un mio modo che condivido con molti giovani. Ho amici di 50 e 45 anni, non sono ragazzini ma hanno la mia stessa passione, il mio divertimento di scoprire dove siamo». E' strano lavorare per Mtv e per Raidue insieme? «Mtv è un piccolo mondo dove tutto è più semplice; alla Rai quando ci entri non vali più tantissimo». Progetti? «La Rai mi ha fatto offerte. Come Fazio, Freccerò è un grande ed è un essere umano». Marinella Venegoni Personaggi famosi in grembiulone affettano cipolle e tritano prezzemolo parlando di cultura Ravennate, 25 anni studi di teologia e filosofìa non ama le piadine: «Adoro i risotti» Andrea Pezzi 1n onda dal lunedì al giovedì su MTV/Rete A alle 22,30

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