San Fruttuoso sconfìtti gli speculatori

San Fruttuoso sconfìtti gli speculatori Battaglia del Fai San Fruttuoso sconfìtti gli speculatori 1 MILANO I,' cosi San Fruttuoso è al li sicuro. Niente più periI j colo di lottizzazioni ediA"llizie, di strade litoranee verso Camogli e Portofino, di altri attentati al paesaggio. Ci ha pensato la Regione Liguria con uno sforzo finanziario forse esiguo, due miliardi e cento milioni, ma di forte valore culturale e simbolico: ha comprato la società Pietre Strette che appunto, fin dagli Anni Sessanta, era nata per sfruttare economicamente il borgo medievale e il suo panorama. L'area acquisita va dalle case sul mare fin su a tutto il monte, e sul fianco destro, guardando dal mare, fino alle poche case e alla terra che le circonda: 122 ettari in tutto. E così anche il Fondo per l'ambiente italiano, il Fai, ha un bel motivo d'orgoglio, perché è dal Fai, modellato sull'inglese National Trust, che è partita all'inizio la tutela e il rilancio di San Fruttuoso, (piando la famiglia Doria l'amphilj donò l'Abbazia e gli edifici contigui. Il Fai, che è «povero», come appare al suo presidente' Giulia Maria Mozzoni Crespi, ha messo di suo in questa operazione 200 milioni, altro gesto molto più importante della cifra stessa. Adesso fervono i progetti, che sono già pronti, già dotati di soldi, otto miliardi della Regione per i primi lavori. Le casette saranno ristrutturate, i ristoranti ora improvvisati sull'arenile saranno spostati per far respirare la prospettiva, e finalmente ci saranno le fognature e un depuratore. E poi si guarderà all'antico mulino e agli ulivi, che coprono sette ettari circa: saranno torsi; l'occupazione vantaggiosa per i pochi abitanti rimasti (nove famiglie, cinquantacinque persone), un esempio di come è possibile recuperare con profitto attività di una volta rispettando anche l'integrità del terreno. «Tutela e sviluppo» ò infatti il motto di questo matrimonio fra pubblico e privato, fra Regione Liguria, Fai, Parco di Portofino e altri enti ancora. Si vuole salvare insomma e rilanciare un brano del nostro paesaggio, che è creatura delicatissima e insidiaiissima. Un atto di cultura, un augurio per tante altre iniziativi; simili. [c. a.l

Persone citate: Doria, Giulia Maria Mozzoni Crespi

Luoghi citati: Camogli, Liguria, Milano, Portofino