Gli ecologisti: la Bella Italia non si vende

Gli ecologisti: la Bella Italia non si vende Ieri la protesta Gli ecologisti: la Bella Italia non si vende L' ROMA IDEA di permettere ai Comuni di mettere in vendita i beni storico-artistici patrimonio della collettività ai Verdi non va proprio giù. Isolati nella maggioranza - se si eccettua l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro - ma spalleggiati da tutte le associazioni ambientaliste e culturali, dal Wwf alla Lega Ambiente (ino al TCI, hanno deciso di farsi paladini della causa della tutela pubblica di tanti palazzi, conventi, oratori, biblioteche, siti archeologici e di portare avanti una battaglia per abolire l'emendamento leghista al collegato della finanziaria che ne sancisce l'alienabilità. «Presenteremo al Senato un emendamento abrogativo», annuncia il portavoce Luigi Manconi in un'affollata conferenza stampa a Montecitorio. Poco importa se tanti diessini e popolari ritengono che il potere «centrale» delle soprintendenze oggi limiti quello dei sindaci, che in fondo l'ultima parola resterebbe a queste, che i comuni manchino di mezzi per restaurare i beni il cui uso sociale e culturale è comunque compromesso. La presidente di Italia Nostra Desideria Pasolini Dall'Onda racconta di aver ricevuto telefonate allarmate da un capo all'altro della penisola. Il suo timore è che tanti storici palazzi diventino foresterie delle multinazionali «come è già successo a Venezia e sta per accadere in Toscana e in Umbria»: «Le città d'arte rischiano di trasformarsi in vetrine». «Un problema reale esiste, ma questo non è il modo per affrontarlo. Serve una nuova disciplina e una nonnativa più chiara», spiega Giuseppe Chiarente, dell'associazione Bianchi Bandinelli, oltre che del Consiglio nazionale dei Beni Culturali. E anche il neoministro Giovanna Melandri sembra pensarla allo stesso modo. Ha deciso di istituire un comitato ad hoc che presenti un testo unico in materia a gennaio. «Ma intanto l'emendamento va abolito», insiste Manconi. [m. g. b.]

Persone citate: Antonio Di Pietro, Bianchi Bandinelli, Giovanna Melandri, Giuseppe Chiarente, Luigi Manconi, Manconi, Pasolini

Luoghi citati: Italia, Toscana, Umbria, Venezia