«Se non si cambia, 24 mila posti in esubero»

«Se non si cambia, 24 mila posti in esubero» FERROVIE «Se non si cambia, 24 mila posti in esubero» ROMA, Oltre due ore e mezza al capezzale del grande malato. Tanto è durato l'incontro tra governo e azienda sulle Fs spa, rappresentati, rispettivamente, dai ministri del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi e dei Trasporti Tiziano Treu e dall' amministratore delegato Giancarlo Cimoli e il presidente Claudio Demattè. A quanto si è appreso, a parlare sono stati ier soprattutto Cimoli e Demattè che hanno illustrato all'azionista Tesoro e al ministero vigilante Trasporti le linee strategiche del piano d'impresa, che si propone l'obiettivo di aumentare gli introiti e di abbattere i costi. E sul tavolo i vertici delle Fs hanno scoperto la carta che scotta: il nodo del costo del lavoro, la partita senz'altro più complessa viste tutte le implicazioni di carattere sindacali. Cimoli e Demattè hanno indicato un possibile numero di esuberi nei quattro anni di piano, che potrebbe aggirarsi tra le 15 mila e le 24 mila eccedenze. Ma, c'è un'altra strada per ridurre il costo del lavoro ed è la proposta sulla quale ha insistito più volte, negli ultimi mesi, il presidente Demattè, quella cioè di abbattimento del costo unitario del lavoro, facendo pagare una parte dello stipendio da un fondo in parte finanziato dallo Stato.

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Cimoli, Claudio Demattè, Demattè, Giancarlo Cimoli, Tiziano Treu

Luoghi citati: Roma