« La mia vita da Churchill a Blair »

« La mia vita da Churchill a Blair » INTERVISTA UNA VITA DI SUCCESSO Compleanno a Londra dell'ex re degli alberghi « La mia vita da Churchill a Blair » Lord Charles Forte racconta i suoi 90 anni LORD Charles Forte, lei oggi compie 90 anni. Che effetto le fa? «L'effetto di avere attraversato tutto questo secolo». Dove è nato? «A Monforte, in provincia di Fresinone». E dove ha studiato? «I primi anni ho studiato in Inghilterra, poi mio padre ha voluto che imparassi l'italiano e così ho l'atto il ginnasio a Roma al Mamiani, poi sono tornato in Inghilterra dove ho frequentato per tre anni l'università». Suo padre stava già a Londra da molto tempo? «Sì, faceva il ristoratore. Aveva 16 gelaterie, era un uomo che stava bene». Lei quando ha cominciato la sua attività? «Dopo la guerra, possedevo dei cosiddetti "milk-bars", gelaterielatterie. Poi naturalmente ho cominciato a fare gli alberghi. Il mio primo hotel lo feci nel centro di Londra: il "primo Forte". In seguito ebbi anche il "Café du Paris"». Si considera inglese? «Sono di origine italiana, ma ora sono un lord inglese». Che ne dice della proposta di abolire la Camera dei Lord? «Ne parlano tanto, ma non lo faranno mai». L'Inghilterra è molto cambiata? «Va molto bene. Si è rimessa a posto e qui si vive bene. E' un Paese democratico e rispettoso». La sua opinione su Tony Blair? «Lo conosco personalmente, è un uomo a posto. Non è ancora stato un grande, ma si fa rispettare». Lei però non è laborista. «Certo che no: sono un noto conservatore». Il suo partito in questo momento non va tanto. «No, ma sta migliorando: la gente comincia a riconoscere i pregi dei conservatori e riprende a votarli». Lei conosceva Churchill? «Sì: lui era primo ministro e io no, però eravamo amici». Che uomo era? «Straordinario. Devo molto a lui se oggi sono un lord». Che cosa aveva di speciale? «Andava dritto al problema e subito lo risolveva». Quali sono i suoi rapporti con l'Italia? «L'Inghilterra con me e stata accogliente, ma spesso torno al "paesello". Pensi che adesso la nostra casa di famiglia, che ha 420 anni, è diventata monumento nazionale e la stiamo restaurando». Anche suo figlio Rocco parla italiano? «Lo parla, ma è nato a Londra ed è molto inglese». Le dispiace aver perso i suoi alberghi? «Sì, purtroppo avevo solo il 40%. Adesso ho molti soldi, ma mi mancano gli alberghi». E che cosa fa? «Ho molto da fare nel dare consigli. Faccio il consigliere albergatore». Lei non è mai voluto andare a vivere negli Stati Uniti? «Vivere no, però ci sono stato molte volte. E' mi Paese che rispetto perché ci ha sempre aiutati, è sempre venuto incontro a noi sia finanziariamente sia umanamente. L'America, in un certo senso, si può dire che faccia del bene dappertutto». Crede neli'Europa? «Ci credo molto. Credo soprattutto nelle vecchie qualità, i vecchi istinti: hanno portato una grande civiltà ovunque». Ritiene che l'Inghilterra entrerà nell'Euro? «Spero di no, perché la sterlina ha un valore superiore e io vivo in sterline! (ride) Però la verità è che non so niente. Forse l'Euro potrà essere tuia buona cosa, ma non conosco ancora le condizioni». Lei vorrebbe avere vin albergo in Italia? «Beh la risposta è sì: mi piacerebbe certamente a Roma, perché è una città che ho nel cuore». Perché le piacciono tanto gli alberghi? «Così. E' un mestiere che mi piace nel quale ho avuto esperienza. In più è ima buona attività per il Paese: porta soldi e lavoro». Lei vive in albergo? «No, in una casa privata vicino all'ambasciata di Spagna». Ama il lusso? «Vivo molto bene, ma non in modo stravagante. Io e mia moglie abbiamo una grande famiglia». E' bello avere novant'anni? (Ride) «Era più bello averne ven ti. Grazie a Dio sto bene perche cammino due ore al giorno e gioco a golf quasi ogni giorno. Per ora avere novant'anni non mi spaventa. Non mi sento vecchio». Come festeggerà? «Mi hanno già fatto una sorpresa, c'erano 260 persone a colazione. Lo hanno fatto in anticipo. Mi hanno fatto anche dei bellissimi regali». Per esempio, la sua Rolls- Royce nera chi gliel'ha regalata? «11 mio conto in banca». La regina le ha fatto gli auguri? «Sì. Del resto nei giorni scorsi abbiamo anche festeggiato la regina in un albergo di Londra». Lei è amico della regina? «Amico no, ma la conosco bene. Io sono un monarchico e credo nella Casa Reale». Carlo e Camilla dovrebbero sposarsi? «Penso di sì. Conosco bene Carlo, siamo stati a caccia insieme, è una persona chi! merita». Lei è un uomo felice.? «Penso di sì. Sono sposato da 36 anni, io e mia moglie abbiamo una bella famiglia e stiamo molto assieme. 11 migliori! affare che ho l'atto nella mia vita è stato sposare la mia cara Irene, di origine veneziana e nata a Londra». Qual è la sua opinione dell'Italia? «Mi pare che vada bene. K' un Paese rispettato e finanziariamente si è messo a posto». Segue il nostro calcio? «Mah, guardo la Juventus in tv e faccio tifo. Sì, l'accio tifo per la .Juve». Alain Elkann «Sono ricco, frequento la regina e il premier ma mi mancano gli hotel. Ne aprirei uno a Roma» Cronacj ell'ex re A destra, Charles Forte. A sinistra, all'età di 4 anni in una foto di famiglia de A destra, Charles Forte. A sinistra, all'età di 4 anni in una foto di famiglia