Imi-Sir, la Procura fa marcia indietro

Imi-Sir, la Procura fa marcia indietro Ma procederanno nel caso Sme. Flaminii Minuto lascia la difesa di Previti Imi-Sir, la Procura fa marcia indietro Ipm rinunciano all'unificazione con «toghe sporche» Silvio BerluMILANO. Si sfila dal processone per le toghe romane corrotte il cosiddetto filone Imi-Sir, mentre annuncia il suo ingresso l'inchiesta Sme. Queste le novità all'udienza preliminare di ieri davanti al gip Alessandro Rossato per la corruzione dei giudici della capitale, giunta ormai al quarto round e rinviata al 12 gennaio. Sono stati gli stessi pm, Ilda Boccassini e Gherardo Colombo, a rinunciare alla riunificazione dell'inchiesta per le tangenti versate agli avvocati Previti, Pacifico e Acampora, per far vincere, secondo le accuse, una causa da mille miliardi agli eredi Rovelli contro l'Imi. E sempre i pm hanno annunciato che chiederanno invece la riunificazione dell'inchiesta Sme, per la quale l'altro ieri è stata depositata la richiesta di rinvio a giudizio. Una decisione che, se accolta, potrebbe rafforzare l'intero impianto accusatorio: finora infatti Berlusconi e Previti erano accusati di aver messo a libro paga il giudice Squillante, «ponendolo al servizio» degli interessi Fininvest ma senza indicare chiaramente quali processi attraverso l'ex capo dei gip fossero stati «aggiustati». Con le indagini sulla Sme, invece, il molo dei vari protagonisti, secondo le accuse, sarebbe ulteriormente precisato. La richiesta di rinvio a giudizio Sme ha suscitato coni però alcune polemiche. «Per i difensori continua a rimanere un atto segreto», ha dichiarato il professor Ennio Amodio, legale di Silvio Berlusconi, il quale ieri ha anche deciso di non partecipare per protesta all'udienza lamentando il fatto che la notizia sia comparsa sui giornali prima che del fatto venissero avvisati gli avvocati. «Questa mattina - ha spiegato Amodio - è stata chiesta copia della richiesta Sme alla cancelleria del dottor Rossato, ma il black out permane. Questa la risposta: non si può disturbare il giudice, impegnato in udienza; i difensori abbiano pazienza tra uno o due giorni il giudice troverà un po' di tempo per esaminare l'istanza e decidere se si può fare uno strappo alla regola che vieta a tutti di conoscere le richieste di rinvio a giudizio prima che sia fissata la data dell'udienza preliminare». Intanto, sul fronte delle difese, vanno rilevati due avvicendamenti nel collegio dell'ex gip Renato Squillante, inquisito in quasi tutti i filoni d'inchiesta: lascia l'avvocato Oreste Flaminii Minuto e entra al suo posto Giovanni Maria Dedola che affiancherà il collega Andrea Fares, già intervenuto per sostituire il professor Gaetano Pecorella, eletto nelle file di Forza Italia. [p. col.] Silvio Berlusconi