Marilyn, un secolo di sensualità

Marilyn, un secolo di sensualità | |j Al secondo posto Jayne Mansfield, è Sofìa Loren la prima delle italiane Marilyn, un secolo di sensualità La Monroe eletta la più sexy da «Playboy» LE BELLISSIME CENTO c CHICAGO ENTO, tutte stupende. E al primo posto lei: Marilyn Monroe consacrata da «Playboy». Bella e disperata, prima corteggiatissima poi schivata, sempre chiusa in sé con una insicurezza bambina che riusciva a trasformare in curve, in sex appeal. Nata Norma Jane da ignota famiglia sfasciata, una vocazione verso molti uomini sbagliati, prima per necessità, poi con una consapevolezza un po' presuntuosa: «Sono sempre stata un animale selvatico». «Playboy», padrone del canone erotico di fine millennio, l'ha eletta «donna più sensuale del secolo». La lista sarà pubblicata nell'edizione di gennaio. La «top five» comprende anche Jayne Mansfield, Rachel Welch, Brigitte Bardot e Cindy Crawford. La bellezza italiana è rappresentata da Sofia Loren, sesta, seguita da Elizabeth Taylor, Pamela Anderson, Bo Derek e Jean Harlow. Rita Hayworth è undicesima, Sharon Stone al numero 24, di due posti sotto «ghiaccio bollente», Grace Kelly. Non mancano sorprese nella lista delle cento più sexy: al 34° c'è l'interprete di «Gola profonda» Linda Lovelace, che precede di una posizione Madonna. Greta Garbo è solo al 51°, al 99° c'è Mata Hari. L'omaggio a Marilyn è a un'attrice che fu un mito prima di diventare «star». La morte, i libri sulla sua misteriosa fine (avvenuta nel 1962), i seni rifatti, così come le foto di lei nuda sul drappo rosso per il calendario del 1949, lanciato da «Life», l'hanno resa immortale. Nel 1952 il salto: si era limata il mento, si era fatta alzare gli zigomi, tinse i capelli, diceva: «Il mio involucro invecchia, e io devo ancora nascere». Insicura tanto da non credere alle proprie capacità, nelle sue poesie scriveva: «Sono orribile / datemi tempo / mi truccherò la faccia / ci metterò sopra qualcosa di splendente e sarò di nuovo Marilyn Monroe». Così fu descritta dalla rivale in amore, Simone Signoret, dopo le riprese di «Facciamo l'amore» nel 1960. Durante il film scoppiò la passione fra la Monroe e Montand: «Mi girai - disse la Signoret - la vidi dietro di me, una ragazza piena, non alta, con i capelli bagnati, dentatura perfetta, seni bianchi che premevano sotto l'ac¬ cappatoio, una donna di campagna». Marilyn diventa anche l'emblema della riproducibilità della nuova pop art. Andy Warhol la dipinge una, due, mille volte, sempre uguale, sempre sorridente e coloratissima. Oggi «Playboy» sancisce che la Monroe è un'immagine da guardare, da ritagliare e da appendere, soprattutto per quelle foto nude scaftatte da Tommy Kelly, dove appare giovanissima con le labbra troppo rosse e sempre dischiuse, i seni e i fianchi accentuati in pose innaturali, in una contorsione acrobatica. Ma lo sguardo è commovente: è quello di bambina impacciata che quasi chiede scusa. Perché Norma Jane aveva anche il senso del ridicolo. Ammetteva senza alcun rimpianto d'aver fatto cattivi film: «Sono sempre stata molto, troppo disponibile: ho accettato per sottrarmi a pasticci amorosi; ho girato per divertimento, per amicizia; ho lavorato per bisogno di soldi». Però su lei il grande Billy Wilder disse: «Possedeva l'effetto-carne. E' raro. Non succede mai che un corpo fotografato dia esattamente l'idea della carne. Invece con Marilyn hai l'impressione che se stendi la mano la puoi toccare». Laura Carassai JAYNE MANSFIELD ELIZABETH TAYLOR A sinistra Gina Lollobrigida. L'attrice è al ventesimo posto della classifica JAYNE MANSFIELD BRIGITTE BARDOT CINDY CRAWFORD Ecco le nove donne che seguono Marilyn in classifica ELIZABETH TAYLOR PAMELA ANDERSON JEAN HARLOW

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