«Almeno in tre hanno ucciso Mauro»

«Almeno in tre hanno ucciso Mauro» Frosinone: la sua versione riapre il giallo dell'ora del decesso. La morte causata da venti sprangate «Almeno in tre hanno ucciso Mauro» Ma una nuova teste frena il blitz FROSINONE DAL NOSTRO INVIATO I magistrati erano sul punto di arrestarli tutti per omicidio volontario, i balordi del paese. Denis, Claudio, Valentino e chissà chi altro. Dopo sette giorni di continui interrogatori nessuno confessava. Ma non importa. La Procura ormai era convinta che fossero stati loro ad uccidere Mauro, 11 anni, con venti sprangate in testa. Tutto tornava. O meglio, non tornavano i loro presunti alibi. Sennonché ieri alle tredici, un attimo prima che il procuratore capo Gianfranco Iz7,0 firmasse gli ordini di arresto, si è presentata in procura una ragazza di 24 anni, Concetta, che ha rimesso tutto in gioco. «Ho visto Mauro - ha raccontato - mercoledì sera, alle sette meno cinque. Ero dietro la piazza, davanti al fornaio. Andavo a prendere il mio fidanzato che finisce di lavorare alle sette. Mauro correva in bici. A momenti lo investivo con il mio motorino. E' caduto, si è rialzato, ha ripreso a correre. Mi è sembrato agitato. Ho deciso di presentarmi perché dicono che Mauro è morto alle 17,30. Ma non è vero». Colpo di scena, dunque, la procura accusa il colpo. «Stiamo letteralmente impazzendo per stabilire la data della morte - ammette il pm Izzo - ormai è un giallo». Non fidandosi della prima autopsia, il procuratore capo di Cassino l'ha fatta ripetere da un secondo perito. Stesso risultato: Mauro è morto tre ore dopo aver mangiato gnocchi e insalata. Ossia il menù del pranzo. Testimoniano madre e sorella: «Mauro ha finito di pranzare alle 14,20 quando alla televisione c'erano i 'Simpson'. Ha fatto il prepotente e ha voluto finire gli gnocchi. Dopo quel momento non ha mangiato più niente con noi». E quindi la conclusione era abbastanza obbligata: il bambino è morto tra le 17 e le 18. Qualcuno tra gli amici di Mauro sostiene di averlo visto in piazza tra le 19 e le 20. Quel qualcuno - in procura lo dicono abbastanza apertamente - dice bugie. Ora c'è il fatto nuovo di Concetta, però. «Dobbiamo fare i conti con questa testimonianza. Riflettere meglio», sostiene il pm Assunta Cocomello. Si osserva che la testimone dell'ultima ora viene anche lei dalle case Gescal. E' imparentata alla lontana con Mauro, ma anche con qualcuno dei sospettati. Insomma nell'inchiesta ci finirà anche lei. Ma quello che non riesce con gli interrogatori, potrebbe funzionare con gli esami di laboratorio. C'è un perito al lavoro sullascarpa da ginnastica, misura 42, insanguinata, che è stata trovata vicino al cadavere di Mauro. Potrebbe essere dell'assassino. Un altro sta cercando tracce di eventuali liquidi organici sul corpo del bambino. Perché ovviamente la pista del delitto a sfondo sessuale non è mai stata abbandonata. Un terzo dovrebbe precisare la forma dell'oggetto contundente che ha spaccato la testa del bambino. Se più simile a un martello o a un piede di porco. Intanto sono state restituite due macchine alla famiglia rom di Denis. Altre due sono sotto se questro nella caserma dei carabi nieri di Piedimonte. Una quinta macchina, la Punto azzurra che il nonno Vincenzo indicò come pi sta possibile, è passata al setac ciò. La Procura di Cassino insiste nel dire che non ci sono indagati sia pure in presenza di ordini di sequestro e ordini di perquisizione. «Mi avevano detto di nominare un avvocato - racconta Bruno Bogdan, il padre di Denis - per seguire la perquisizione in macchina, ma ho detto che non ce n'era bisogno. Mi fido della legge, io». Si comincia a respirare un cli- ma di tensione, comunque alle case Gescal. Verso sera arriva Valentino, 15 anni, cugino di Mauro, reduce da un ennesimo interrogatorio. Chiama a gran voce un bambino: «Tu sei stato dai carabinieri, l'altra sera, o no? Se ti chiedono di me, devi dire che Valentino è bravo e che certe cose non le fa. Ti do un pugno sui denti se parli!». E il piccolo quasi si mette sull'attenti. [fra. gri.] Mauro lavarone, 11 anni, è stato ucciso con venti colpi di spranga alla testa. Il delitto è stato commesso il pomeriggio di una settimana fa in un bosco a una ventina di chilometri dal suo paese, dove anche ieri i carabinieri hanno compiuto un sopralluogo alla ricerca di indizi utili alle indagini

Persone citate: Bruno Bogdan, Gianfranco Iz7, Izzo, Piedimonte, Simpson

Luoghi citati: Cassino, Frosinone