Voto sporco a Pietroburgo di Anna Zafesova

Voto sporco a Pietroburgo Voto sporco a Pietroburgo Brogli, ricatti, minacce e mitra MOSCA NOSTRO SERVIZIO Quando l'onorevole Serghej Beliaev ha visto una copia della scheda elettorale è rimasto di sasso. C'era, come previsto, il suo nome, Beliaev S.V. e, una riga sopra, un altro: Beliaev S.N. Una coincidenza quasi completa, salvo l'iniziale del patronimico che dava al suo omonimo la precedenza nella lista. La scheda lo qualificava come candidato indipendente, operaio di una fabbrica di Pietroburgo. Un uomo di cui nessuno mai aveva sentito parlare. Il deputato Beliaev numero 1 non ha creduto alle coincidenze ed è andato a trovare il suo «sosia» elettorale. Il quale, dopo qualche pressione, ha confessato di essere stato convinto da alcuni sconosciuti a candidarsi alle elezioni locali di Pietroburgo, togliere voti al suo popolare omonimo e poi scomparire dalla circolazione. Il tutto per la modica somma di 900 dollari. Questo è solo uno degli esempi delle incredibili «tecnologie elettorali» che vengono collaudate in queste ultime settimane in quella che è già stata battezzata la campagna elettorale più sporca della storia. Un intreccio di truffe, ricatti, brogli, minacce, mafie e funzionari corrotti, campagne di diffamazione e colpi di mitra. Come quelli che hanno ucciso, venerdì scorso, Galina Starovoitova, la pasionaria del movimento radicaldemocratico, freddata con tre pallottole da due killer professionisti nella sua abitazione al centro di Pietroburgo. Un delitto politico che ha sconvolto il Paese e portato alla luce quel groviglio di soldi, crimine e potere che ormai domina la seconda capitale della Russia. E ora tutti i politici scoprono con terrore la mostruosa l'arsa della campagna elettorale comunale, chiedendosi se non farà da modello per i grandi appuntamenti elettorali dei prossimi due anni. Non che la Russia sia nuova a brogli e scorrettezze elettorali. Ma quello che sta accadendo a Pietroburgo supera davvero l'immaginazione. Serghej Beliaev, infatti, non è l'unica vittima degli «omonimi». Una decina di candidati - tutti ostili al governatore Vladimir Jakovlev hanno scoperto di avere concorrenti con lo stesso nome e cognome e ora hanno imperniato la loro campagna sullo slogan «diffidato delle imitazioni». Ma a Pietroburgo c'è perfino un intero partito falso, creato in provetta apposta per spiazzare l'opposizione democratica «Jabloko» che, secondo le proiezioni, dovrebbe vincere la gara elettorale con il 16 per cento dei voti. Qualche giorno fa infatti è stata registrata la lista «Jabloko - San Pietroburgo», composta ovviamente da illustri sconosciuti. Il calcolo è preciso: a votare sono soprattutto gli anziani, che spesso non vedono bene e comunque trovano troppo complicato districarsi tra nomi e partiti. Mancano meno di due settimane al voto e ieri sono entrati in funzione anche metodi meno i-affinati, ma efficaci. Secondo la legge, gli elettori che per qualche ragione si trovino fuori città possono votare in anticipo. E cosi ai seggi cominciano ad arrivare pullman pieni di cittadini ansiosi di votare. Vengono scortati nei seggi dove votano tutti per lo stesso candidato, buttando le schede in un'urna non sigillata. Lo svolgimento dell'operazione è controllato dal deputato interessato insieme con un gruppo di giovanotti con le teste rapate, giubbotti di pelle nera con un rigonfio nella tasca destra e un gergo inconfondibile. La mafia: ormai sembra questo il protagonista principale delle elezioni di Pietroburgo. 1 democratici locali la elencano tra i loro nemici: comunisti, nazisti e «quelli ili Tambov»: la città di provenienza di una della «famiglie» più potenti. Secondo loro, in ogni circoscrizione c'è un candidato direttamente legato alla criminalità. In un mese e mezzo a Pietroburgo sono stati uccisi cinque politici, lì la lista sembra destinata ad allungarsi. Anna Zafesova Per fermare i favoriti democratici è stato creato un intero partito fasullo Candidati quasi omonimi di quelli veri, pagati 900 dollari per presentarsi Mazzi di fiori nel luogo in cui è stata assassinata Galina Starovoitova

Persone citate: Galina Starovoitova, Serghej Beliaev, Vladimir Jakovlev