« Adesso ci racconti In verità»

« Adesso ci racconti In verità» « Adesso ci racconti In verità» Lo zio: anche sull'arma che comprò quell'estate IL FRATELLO DELLA SIGNORA CARRETTA APARMA DESSO speriamo che Ferdinando ci dica dove sono finiti gli altri della famiglia», si attacca a un filo Francesco Bocchia, cognato di Giuseppe Carretta avendone sposato la sorella Paola. «Possiamo solo sperare», insiste, adesso che i telegiornali hanno ripreso lo scoop della Gazzetta di Parma, adesso che Ferdinando Carretta è a Londra, individuato e fermato per caso. Quel caso che stavano aspettando dall'estate '89, quando la famiglia Carretta è scomparsa nel nulla. Mai un contatto, nemmeno con Ferdinando? «Assolutamente no, mai un segnale da quel giorno di estate. Non abbiamo saputo più niente né di mio cognato Giuseppe, né di Marta, né dei figli, Ferdinando e Nicola». Ha capito, perché Ferdinando sia finito a Londra? «Di mio nipote non so nulla, da quel giorno. Non so perché sia andato a Londra, né quando ci sia andato. Stiamo apprendendo i particolari dal giornale e dalla televisione. Nessuno ci ha detto nulla. Maggiori informazioni ai giornalisti credo possano essere date dalla questura. Noi non sappiamo nulla». In questi giorni il magistrato che coordina le indagini, Francesco Saverio Brancaccio, ha sentito diverse persone. Anche lei? Anche sua moglie Paola? «No». Sembra impossibile... «Eppure dall'estate di dieci anni fa e poi dall'autunno, quando grazie a Chi l'ha visto venne ritrovato a Milano il camper di mio cognato, nessuno ci ha mai interrogato. Nessuno si è più fatto vivo, né con me né con Paola». Che idea si è fatto, adesso che Ferdinando è riapparso a Londra? «Siamo sotto choc, ma quando sarà possibile cercheremo di parlargli. Vogliamo sapere cosa sa di suo padre, di sua madre, di suo fratello. Vogliamo sapere della pistola che avrebbe acquistato quell'estate, prima delle vacanze in camper con la famiglia. Vogliamo sapere...». Col ritrovamento di suo nipote a Londra, sembrano cadere le ipotesi della fuga in Sud America, alle Barbados. Si era detto che Giuseppe potesse essere scomparso con i fondi neri dell'azienda per cui lavorava... «Di cose ne sono state scritte tante, ma spesso non siamo andati al di là delle indiscrezioni giornalistiche. Solo ipotesi, tante ipotesi». Anche quella di un epilogo tragico della vicenda? «Per quanto ne sappiamo allo stato è solo una ipotesi. Saranno gli inquirenti a dirci qual è la verità. Gli inquirenti e Ferdinando. Io so che l'allora magistrato Antonio Di Pietro aveva detto che tutta la famiglia era stata assassinata, che forse Ferdinando poteva sapere molte cose. Ma fino ad ora, non siamo andati oltre le ipotesi». C'è ancora speranza? «La speranza è che Ferdinando parli e dica finalmente tutto quello che sa. Lui è stato sicuramente l'ultimo a vedere tutta la famiglia». [f. poi.] «Sicuramente lui è stato l'ultimo a vedere la famiglia prima della fuga»

Persone citate: Antonio Di, Carretta, Della Signora, Ferdinando Carretta, Francesco Bocchia, Francesco Saverio Brancaccio, Giuseppe Carretta

Luoghi citati: Barbados, Londra, Milano, Sud America