Un giorno in ostaggio, poi la morte

Un giorno in ostaggio, poi la morte Due testimoni-chiave. Il bambino disponeva di soldi e si vantava di amici adulti che «fumavano» Un giorno in ostaggio, poi la morte Il piccolo Mauro adescato e coinvolto in un giro di balordi FROSINONE. Mauro e i suoi amici, specialmente quelli più grandi che già fumavano qualche spinello. Mauro e la sua famiglia. Mauro e i suoi soldi. Mauro che avrebbe cenato con qualcuno prima di essere ucciso. Mentre il paese di Piedimonte San Germano ostenta indifferenza, i carabinieri interrogano a ripetizione per ricostruire un delitto altrimenti inspiegabile. «Ci sono due testimoni che dicono cose interessanti. Ci sono riscontri. Con molto lavoro e un po' di fortuna, ce la faremo». Lo dice il magistrato che non nasconde di lavorare a un'ipotesi agghiacciante: Mauro potrebbe essere morto solo giovedì notte, 24 ore dopo la scomparsa. Nel frattempo dove l'hanno tenuto? I cani avrebbero scoperto un cunicolo vicino al luogo dove è stata trovata la sua bici. Il ragazzino potrebbe essere stato adescato e sequestrato prima di essere ucciso. Forse da un gruppo di balordi. E ci potrebbe essere di mezzo l'attrazione morbosa di qualcuno verso il bambino. Grìgnetti e La Licata A PAG. 5

Persone citate: La Licata

Luoghi citati: Frosinone, Piedimonte San Germano