Sguardi nuovi sull'Italia di oggi

Sguardi nuovi sull'Italia di oggi Sguardi nuovi sull'Italia di oggi LA vitalità del cinema indipendente italiano, nonostante le gravi difficoltà nelle quali continua a dibattersi, non cessa di stupire. Anzi, da un po' di tempo gli autori italiani indipendenti sembrano avere un nuovo obiettivo: riabilitare un nobile decaduto come il documentario, inventare nuovi modi per raccontare la realtà, le storie, i personaggi. Proprio per visualizzare questa tendenza è nata quest'anno la sezione Sopralluoghi italiani, e non è un caso che siano in essa coinvolti i nomi più interessanti del nuovo cinema italiano, da Mimmo Calopresti a Davide Ferrario (cui viene dedicata una minipersonale), da Guido Chiesa a Bruno Bigoni, da Giuseppe Baresi a Corso Salani, da Alberto Signetto a Maria Martinelli, da Tonino De Bernardi a Matteo Garrone. L'approccio al tema è molto diverso e gli argomenti sono molto eterogenei: ma non c'è dubbio che la sezione raccoglie gli sguardi più nuovi e interessanti sull'Italia contemporanea. Molti lavori vogliono riannodare i fili di una conoscenza del cinema che si sta perdendo: Calopresti intervista il regista novantenne Riccardo Freda, Signetto conversa con Robert Kramer, nome simbolo del cinema antagonista, Enrico Viola raccoglie i pensieri dello sperimenta¬ tore Marcello Piccardo è Giacomo Piperno documenta il modo originale con cui Nico Cirasola gira i suoi film mentre Asia Argento racconta l'amore tutto cinematografico che la unisce ad Abel Ferrara. In altri casi, un viaggio può servire a raccontare una nuova apertura verso i problemi del mondo: avviene così per i tre documentari realizzati per Tele+ da Corso Salani (che viaggia tra gli italiani emigrati in Argentina), da Stefano Tealdi (che invece si occupa dell'Africa con «Avevamo un sogno») e da Maria Martinelli (uno sguardo sulla violenza verso i minori tra Italia e Gran Breta¬ gna). Ma avviene anche per Adonella Marena, che mette in scena l'incontro tra una diciottenne e una partigiana, per Matteo Garrone, che racconta la vita e i pensieri di un fotografo di matrimoni, e per Tonino De Bernardi, in trasferta nella Val Pellice. Guido Chiesa, assieme allo storico Giovanni De Luna, ha invece montato materiali d'archivio per rileggere la storia attraverso il costume, mentre Giuseppe Baresi ripropone un animale da palcoscenico come Marco Paolini e Bruno Bigoni sottopone ai futuri attori un testo classico e difficile come il «Pinocchio» di Collodi. Parallela- mente, i Raccordi ospitano altri materiali che completano il quadro: le selezioni del Sacher Festival di Moretti, del Festival Cinema in diretta svoltosi a Saint-Vincent e durante l'Astifest, e i video scolastici discussi nel convegno di Videoscuola (alla terza edizione), un bel video accompagnato da una canzone dei Mau Mau ma anche l'intervista che Armando Ceste ha realizzato con Adriano Sofri nel carcere di Pisa e il lavoro di videodanza Spargimento, girato da Kiko Stella sullo spettacolo della compagnia Corte Sconta che partiva da un testo dello scrittore Erri De Luca. [s. d. e] «Materiak resìstente» e a sinistra «Avevamo un

Luoghi citati: Africa, Argentina, Italia, Saint-vincent