DESTRE E SINISTRE di Pierluigi Battista

DESTRE E SINISTRE INCONTRO DESTRE E SINISTRE La nuova geografia delpost-bipolarismo Venerdì 20 novembre alle ore 21, alla Libreria Campus di via Urbano Rattazzi 4, Pietro Barcellona, Pierluigi Battista, Alfredo Salsano e Marco Tarchi parleranno di «Destra e sinistra alla fine del secolo». Persistenza e superamento delle categorie politiche nell'epoca della società globalizzata. IVENTA sempre più complicata l'impresa di adottare la classificazione destra-sinistra come criterio principale di suddivisione di schieramenti politici, concezioni del mondo e atteggiamenti mentali nei confronti della dimensione etica e di quella economica della vita pubblica. Purtroppo la cultura italiana ha voluto far sua, nell'euforia di un bipolarismo politico fragile e vulnerabile, una mania classificatoria che riduce a soli due contendenti, la destra e la sinistra appunto, la competizione ideologica di fine secolo. Appare invece sempre più evidente l'esistenza di più destre e più sinistre. Ed appare altrettanto evidente che sempre più spesso una delle due destre sembra molto più vicina a una delle due sinistre e viceversa. L'ingresso dell'Italia in Europa e l'emergere sempre più prepo- tente di un'economia sovrannazionale e di una finanza, come usa dire con un'insistenza lessicale che rischia di farsi petulante, «globalizzata», ha finito per rendere più esplicito questo rimescolamento e questo gioco di affinità incrociate. La destra, per esempio. E' difficile non ammettere che nel contenitore onnicomprensivo definito come «destra» esista una destra dai forti connotati liberisti che chiede libertà del mercato dai vincoli statalisti e una destra «sociale» che guarda con molto sospetto a un'economia che non conosca un principio di regolazione sociale. Lo stesso discorso vale oramai anche per la sinistra: a una sinistra di impianto socialdemocratico e riformista che ha lavorato con tenacia alla costruzione di un'economia europea incardinata sui vincoli di Maastricht si contrappone, non solo in Italia, una sinistra che ama definirsi «antagonista» e che guarda con più attenzione agli strati della società che vengono penalizzati da un dinamismo economico insensibile alle ragioni degli ultimi e di chi «non ce la fa». Il paradosso è che sempre più di sovente in Italia e in Europa si assiste a una convergenza oggettiva tra la parte «liberista» della destra e quella «socialdemocratica» della sinistra cui fa da contraltare una convergenza altrettanto oggettiva tra la parte «sociale» della destra e quella «antagonista» della sinistra. Naturalmente queste convergeneze non preludono ad inverosimili alleanze politiche e meno che mai alla formazione di schieramenti trasversali. Tuttavia, sul piano culturale questa inedita configurazione costringe a uscire dalla pigrizia mentale gli osservatori e a rileggere le vicende del mondo senza gli occhiali deformanti di un bipolarismo di maniera che appare sempre più come un contenitore vuoto. Pierluigi Battista La coppia Don ( \in ti Ilo e Pappone in passalo ha ben simboleggialo la nella divisione di ruoli tra destra e sinistra I Ha divisione che ofiu'i è totalmente da rivedere

Persone citate: Alfredo Salsano, Marco Tarchi, Pierluigi Battista, Pietro Barcellona

Luoghi citati: Europa, Italia