Il ritorno

Il ritorno Il ritorno IVenerdì Letterari, ovvero dieci appuntamenti, dal 20 novembre al 12 marzo, per prepararsi al futuro. Come se ci fosse un modo per adeguarsi ai tempi che cambiano... In realtà, i tempi cambiano senza di noi, ma noi dobbiamo dirci che una speranza c'è. E chi meglio di Piergiorgio Odifreddi (atteso il 12 febbraio), il logico matematico che riesce a mettere in sintonia le due culture, quella scientifica e quella umanistica, oppure Predrag Matvejevic (parlerà il 29 gennaio), lo scrittore senza patria, apolide perché privato di una terra, oppure ancora Mario Martone (di scena, è il caso di dirlo, il 27 novembre), primo tra i «giovani» registi a diventare direttore di uno Stabile, chi meglio di costoro potrà darci un seme da spendere, un bicchiere da buttarci alle spalle nell'intuizione che ogni tempo passato è mal speso se non è stato un tempo di apprendimento, di voglia di conoscere, di progettare, di fare? I Venerdì Letterari quest'anno reggono la prova: si comincia venerdì 20 novembre, ore 18 (la sede sarà sempre quella del Centro Congressi dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino, in via Santa Teresa 1/g) con la conferenza di Fabrizio Pennacchietti, ordinario di Filologia semitica all'Università di Torino, sul tema «Dal mito alla novella: il percorso della Susanna biblica». Pennacchietti sostituisce Tahar Ben Jelloun: lo scrittore maghrebino è indisposto, e la sua conferenza è rinviata a data da destinarsi. Dopo Pennacchietti, e dopo Martone, ecco apparire Andrea Bruno, uno dei saggi che con l'Unesco è riuscito a convincere i grandi della terra che San'aa, capitale dello Yemen, e molte altre città dello stesso Stato, andavano assolutamente salvate come pa- trimonio dell'umanità - chi sia più curioso può leggere in merito lo straordinario volume di Pietro Laureano, «La piramide rovesciata», edito da Bollati Boringhieri, in cui Laureano è riuscito nell'impresa non banale di realizzare un libro-documento che spiega i valori eccezionali dell'architettura yemenita e li confronta con la tradizione indoeuropea -. Venerdì 11 dicembre Bruno racconterà la storia di San'aa e molti altri problemi sul recupero di beni architettonici. Il 15 gennaio 1999 il sociologo Alessandro Cavalli porrà un problema classico della sua scienza: «Si è rotto il ponte tra le generazioni?». Probabilmente si sono dissolti alcuni modelli, più che spezzarsi il filo che ci lega al no- stro passato immediato. Viviamo più a lungo, viviamo con nuove tradizioni, abbiamo un movimento vitale non lineare ma quasi reso immobile dall'eccessiva velocità. E abbiamo meno tempo - e meno luoghi - per ascoltare i nostri genitori, i nostri nonni. Tutto il presente è stato caratterizzato da mode così numerose da aver messo una barriera tra quanti sono nati dopo gli Anni Sessanta e il resto della popolazione. Ma è davvero così? Autobiografie come scoperte della cultura popolare, fisica e religione completano i temi in programma. Il Duemila, nonostante la new age, si avvicina con ragione. Paolo Verri /// basso il Presidenti' ilellu ( 'ameni Luciani) l io/ante LIl ritorno dei VENERDI'A

Luoghi citati: Torino, Yemen