Luci d'artista a Torino

Luci d'artista a Torino La sera di sabato 21 si illuminano 20 chilometri di Luci d'artista a Torino IMMAGINIAMO una città sfavillante di luci multicolori. Immaginiamo che di notte vie e piazze siano rischiarate da fantasiose luminarie progettate da artisti. No, non è la città ideale teorizzata dall'umanista inglese Tommaso Moro. E' Torino per Natale, Torino dal 21 novembre 1998 al 10 gennaio 1999, quando in più di 20 chilometri stradali della città si accenderanno le luminarie realizzate da 14 artisti. «Luci d'artista a Torino» è stato denominato infatti l'inconsueto evento, realizzato dalla Città di Torino in collaborazione con la Regione Piemonte e con il decisivo contributo di numerosi sponsor. Dalle ore 17,30 del 21 novembre a Torino, tutta via Po da piazza Vittorio Veneto a piazza Castello, sarà costellata dagli azzurri pianeti di Giulio Paolini, grande artista che, non a caso, ha il suo studio proprio in piazza Vittorio. A quella stessa ora, una stella cometa si accenderà in via Roma, guidando con la sua lunga coda i passanti da piazza San Carlo fino a piazza Carlo Felice, nei cui giardini, anche quest'anno, è stato allestito un grande Presepe che ha come sfondo la stazione di Porta Nuova trasformata in Palazzo Orientale da centinaia di lampadine disposte sulla facciata nello scenografico progetto firmato, com'è consuetudine, da Emanuele Luzzati. Sull'antico decumano di Torino, l'attuale via Garibaldi, uno dei più amati artisti torinesi, Francesco Casorati, fa volare uno stormo di anatre meccaniche, che con il becco sorreggono un filo rosso che si dipana da un capo all'altro della strada. Quel filo e quegli uccelli sono stati realizzati con sottili tubi al neon e identico materiale è stato utilizzato dallo scenografo Carmelo Giammello per far ri¬ splendere in via Pietro Micca e via Cernaia un luminoso firmamento con le più varie costellazioni astronomiche, dall'Orsa Maggiore al Centauro. Di flexneon sono anche le rosse silhouettes di un uomo e di una donna collocate da Luigi Stoisa a formare coppie inarcate su via della Rocca come simbolici, amorosi abbracci. Sospesa altissima sopra piazza della Repubblica, agganciata ad una gru di 40 metri, si libra la barca che Richi Ferrerò ha fatto approdare nel «mare magnum» di Porta Palazzo. Addentrandosi nel cuore del Balon, in piazza Borgo Dora,'proprio di fronte all'ex Arsenale multare oggi sede del Sermig e nelle vie adiacenti, Enrico De Paris ha steso come gonfaloni di una contrada medievale tante bandiere («flag» le ha intitolate anglofilmente) sulle quali ha stampato in serigrafia a vividi colori immagini gioiose e post-pop. Il progetto «Luci d'artista» però, è bene precisarlo, non coinvolge soltanto le vie e i luoghi più rinomati e prestigiosi del centro storico, ma si estende a molti altri quartieri: da San Salvano a Santa Rita, all'Oltrepò. In via Madama Cristina, tra corso Vittorio Emanuele e corso Raffaello, si librano a mezz'aria e spuntano sopra le tettoie dell'affoUatissimo mercato le geometriche, colorate sculture di Mario Molinari. Sempre a San Salvarlo, e precisamente in largo Saluzzo, cuore di una zona piuttosto «calda» della città, bisogna stare attenti alla segnaletica stradale e alle insegne commerciali che Domenico Pannoli ha sapientemente stravolto, cambiandone i messaggi in senso umanitario come si può capire chiaramente dagli striscioni appesi all'imbocco delle quattro vie d'accesso alla piazza, che tutti insieme compongono la frase: «L'amore non fa rumore». Per gli abitanti del quartiere di Santa Rita lo scultore Luigi Nervo ha progettato in via Tripoli una luminaria di ispirazione astrologica, con i simboli zodiacali sospesi lungo un viale di rilucenti alberi al neon. Anche gli habitués del mercato della Crocetta troveranno una sorpresa: l'intero lato destro della chiesa parrocchiale è coperto da un murale di tema natalizio dipinto da un artista cresciuto nel quartiere: Francesco Tabusso. Un altro celebre artista torinese, però d'adozione, Luigi Mainolfi, ha addobbato via Montebello e Le lucidi Enrica Boritili ((fui sopra) in I anc/iig/ia e (in allo) di Parinoli in largo Sa/uzzo Sopra: l'allestimento di Richi Ferrera per Porla Palazzo

Luoghi citati: Piemonte, Torino