GiOVEDS' 26, NOTTE FAVOLOSA
GiOVEDS' 26, NOTTE FAVOLOSA GiOVEDS' 26, NOTTE FAVOLOSA Ricca di scelte, fra cui Stadio Sabot, Irene Reid, Eugenio Bennato CMEBA una volta il ve* nerdì, serata deputata dai torinesi al divertimento, più ancora che il sabato o la domenica. Il calendario della settimana ci comunica invece che giovedì 26 novembre ha assunto i gradi di capitano del tempo libero, in virtù di una schiera di concerti da fare invidia alla Nouvelle Orléans. Ecco i Sabot, per esempio. Vengono così spesso a El Paso che a pensarci bene forse ci abitano. Pure larghi: sono solo in due. Il loro suono potrebbe chiamarsi noise jazz, ma anche altrimenti, poiché dalla base di Tabor, un'ottantina di chilometri a Sud di Praga, partono stimoli non lontani dal dram 'n' bass. I sabotatori di via Passo Buole 47 accompagnano i musicisti sul palco non prima di mezzanotte. Ancora più a Est attinge Hiroshima Mon Amour, poiché il gruppo in cartellone per la notte fatale si chiama Ulan Bator. Come la capitale della Mongolia, ma arrivano dalla Francia. Suonano buio e bene, hanno chitarre magnifiche tipo Massimo Volume e atmosfere come i Sonic Youth bevessero un pastis in un café di second'ordine: il Consorzio Produttori Indipendenti ci ha perso la testa, e l'album «Vegetale» è tra i pili intensi del suo menù. Accedere alla sala di via Bossoli 83 costa 8 mila lire, si suona verso le 23. Stessa sera, altre atmosfere. Ci sono gli Stadio al Colosseo, dun- que le buone maniere hanno ancora qualcosa da dire, nonostante la mitica «Grande figlio di puttana» che ornava il finale del film «Borotalco». Accedere alle loro «Ballate fra il cielo e il mare» costa tra le 33 e le 38.000 lire per la platea e tra le 25 e le 33 mila nel caso della galleria. Un'ultima raccomandazione: non dimenticate l'accendino, vi sentireste a più riprese esclusi dall'evento. Visto dalla parte delle donne, giovedì 26 novembre è un giorno decisamente cosmopolita. La pensa così l'inossidabile Tiziana Ghiglioni, che porta al Magazzino di Gilgamesh il suo World Tango Project targato Argentina. Tango, candomble e milonga sono filtrati dal jazz di casa Ghiglioni, tra i migliori del made in Italy. Al locale dì piazza Moncenisio 13/c si suona verso le 22, ingresso 10.000 lire. Eugenio Bennato frequenta con orgoglio l'hinterland della musica pop, e a Borgaretto di Beinasco non può che trovarsi a proprio agio. Il locale si chiama Casa dei Popoli, e si trova in via Orbassano 2. Se siete contro i «rinnegati», l'appuntamento è alle 21,30, il biglietto costa 23.000 lire. Nell'ambito del «Blues al femminile», infine, si consuma l'appuntamento con l'Irene Reid Quartet, atteso alle 21.15 al Piccolo Regio. Giovedì 26. Ovviamente. Paolo Ferrari So/>i(i. da sinistra, l'i iiictt io Bennato, due degli Stadia, /'artista blues Irene Rad
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