DUE SCUCCIMARRA DUE
DUE SCUCCIMARRA DUE DUE SCUCCIMARRA DUE «Ho perso il filo»: zia e nipote all'Erba unite perfar ridere PARLA degli uomini e dei loro vizi, non potendo farlo dello virtù; parla di donne, parla di politica ma poco. Di repubbliche, di alleanze, di governi, di «calderoni» in cui tutto finisce e poi ne fuoriesce uguale. Parla e fa ridere come sempre Grazia Scuccimarra, con il suo ultimo spettacolo che arriverà al Teatro Erba il 24 novembre alle 21 (fino al 29 alle 16). Si intitola «Ho perso il filo», ed è in linea con tutta la sua produzione artistica. Ironia, battute pungenti, analisi della realtà come spunto da cui trarre ispirazione, la rappresentazione è un inno alla parola. Con la quale l'attrice comunica al pubblico la difficoltà del vivere ma anche la comicità della vit.a stessa. In scena lo situazioni tipiche del quotidiano raccontate come in uno specchio: il leit motiv è il come siamo e il come eravamo. Accanto alla Scuccimarra sul palco recita la nipote Sabrina, che ha già partecipato ai precendenti spettacoli dell'attrice. In settimana si ride anche al Teatro Monterosa dove, dal 24 al 28 novembre alle 21,15, va in scena «Vietato traversari; i binari». La coppia d'attori Marco & Mauro, che si immagina al caffè dì una piccola stazione piemontese, dà vita a una serie di personaggi «di passaggio». Lo spettacolo, dicono i due comici che hanno alle spalle un'esperienza decennale di cabaret, vuol essere un punto di partenza per una nuova «forma teatrale pili compiuta e spettacolare». Il loro lavoro, oggi, spiegano, è in direzione di un «teatro dei dialetti», ben lontano dalle vecchio pièce dialettali, e legato invece alle nuove dinamiche sociali e ai «diversi problemi della convivenza civile». Cristina Caccia ( inizia Sciicciinaira In u/to i due Pambieri in sana
Persone citate: Cristina Caccia, Grazia Scuccimarra, Marco & Mauro, Pambieri, Scuccimarra
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