LE TRAVERSIE DI IRIS di 1. O.
LE TRAVERSIE DI IRIS AL REGIO LE TRAVERSIE DI IRIS L'opera di Mascagni informa di concerto IEMERGE da un quasi totale oblio «Iris», l'opera iche nel 1898 risollevò Pietro Mascagni dall'imbarazzante condizione di chi, dopo il botto a sorpresa di «Cavalleria Rusticana», era passato da una delusione all'altra (titoli caduti in dimenticanza come «Silvano», «Guglielmo Ratcliff», «Zanetto», ecc). E' per la verità una ricomparsa a mezzo, nel senso che il Teatro Regio la propone sabato 21, con inizio alle 20,30, in t'orma di concerto. Sul podio salirà Gianluigi Gelmétti, mentre la compagnia di canto sarà formata da Elmira Magomedova (Iris), Nicola Martinucci (Osaka), Giovanni Meoni (baritono), Cristina Barbieri (Dhia), Richard Robson (il cieco). Il coro sarà diretto da Bruno Casoni. «Iris» nacqui; dalla collaborazione di Mascagni con Luigi Illica dopo l'«input» lanciato dall'editore Ricordi, le cui sensibili antenne avevano percepito che le giapponeserie potevano diventare una moda. La trama è povera di gesti, se si eccettua il suicidio di Iris che si precipita nel vuoto, ed è stata sarcasticamente sintetizzata da Luigi Baldacci come «la storia di una bambina rapita da un libertino, che finisce ignara in un bordello e muore in un letamaio». Una situazione emblematica e vecchia come il cucco, dunque, che Illica interpreta occhieggiando al gusto simbolista. Ma¬ scagni, per la sua parte, distribuisce qua e là qualche pennellata di esotismo e di sensuale linearismo liberty: ma il tronco dell'opera rimane robustamente radicato al terreno verista, e lo dimostra chiaramente la ritrovata vena melodica, che dopo «Cavalleria» era andata un po' perdendosi, e qui si estrinseca invece in impegnativi esercizi canori nella tessitura vocale acuta. Le vicissitudini in musica della povera ragazza sono racchiuse fra due robuste parentesi poste all'inizio e alla fine: l'«Inno al Sole», evidente reminiscenza del boitiano «Mefistofele», che conobbe una indiretta popolarità nel 1960 come inno ufficiale delle Olimpiadi di Roma. Biglietti 30 mila, tel.011/8815.241. [1. o.]
Luoghi citati: Roma
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