NEL GIOCO DELLE CATASTROFI FOLLETT PUNTA SUL TERREMOTO

NEL GIOCO DELLE CATASTROFI FOLLETT PUNTA SUL TERREMOTO NEL GIOCO DELLE CATASTROFI FOLLETT PUNTA SUL TERREMOTO Come ricattare la California per vivere hippy e felici L Ken Follett de II martello dell'Eden è una sorta di sciamano che fa piovere (e crea terremoti) anche se non c'è una nuvola in cielo (e la fragile faglia di San Andreas sta dormendo il sonno del giusto). Possiede cioè la diabolica abilità dell'uomo medicina che produce miracoli in totale assenza di sintomi logici: La sua storia sembra infatti inventata* da un mago che sforna trucchi e riflessi così abbaglianti da distogliere del tutto lo sguardo dello spettatore dall'estetica delle cose dette e scritte per concentrarlo soltanto sul divenire. Su ciò che, già in lontananza, si preannuncia come la prossima - ineluttabile - attrazione della sua fantasmagorica giostra di vite perdute e di eroiche abnegazioni, di Male e Bene in conflitto perenne ed in ineuttabile precipizio verso il Lieto Fine. Non suoni critica schizzinosa. Al contrario. La capacità di coinvolgere al di là delle parole, di incatenare con il continuo ribaltamento delle situazioni e dei sentimenti, è il riconoscimento di una grandezza unica. Soprattutto quando la trama è incentrata su un atto di fede: l'uomo, se arrabbiato, può provocare un cataclisma con il semplice uso di un camion per introspezioni petrolifere, dotato di glande martello piatto tra le ruote, in grado di far vibrare la terra e di catturarne le onde per stabilire dove perforare. L'«arrabbiato» in questo caso è tal Priest, analfabeta, rapmatore ed assassino che per sfuggire alla giustizia degli Anni '60 - si trasforma in una specie di lùppy ecologico. E, insieme a Star cantante nmfopsichedelica, moglie amante - fonda una comune nella Valle del Fiume d'Argento, non discosta dalla Napa VaÙey: dieta vegetariana, sesso libero, coltivazione della vite, tempio per i mantra, la notte illunùnata unicamente dalla luna e dal tremolio delle candele, nessun contatto con altri umani per non contammare la purezza di un credo che fa a meno di soldi, mode e tv. Passano gli anni, la tribù - sempre più isolata ed impermeabile al mondo - cresce felice, il passato viene dimenticato e la pace regna sovrana. Peccato che, un brutto giorno, il Mondo si ripresenti davanti alla sua porta: il Governatore della California dispone infatti che la Valle delle Meraviglie debba essere allagata per creare un nuovo bacino idroelettrico e consegna lo sfratto. Apriti cielo! Priest - ormai cmquantenne, seppur gioiosamente promiscuo come in gioventù non può accettare che i trent'anni più belli della sua esistenza affoghino così. Trovandosi per caso tra le lenzuola la bellissima Melarne sismologa frustrata, fuggita da Michael, sismologo marito - decide di mettere a frutto le sue conoscenze in materia di cataclismi per lanciare alle autorità il più terribile dei ricatti californiani: se non abolite le centrali elettriche vi faremo saltare in aria con il Big One. A credere alla minaccia c'è solamente Judy Maddox, agente Fbi d'origme vietnamita, turlupinata in carriera dal terribile quanto inetto duo mvestigativo Kincaid-Hayes e dunque col cuore gonfio di rivincita. Inutile dire che la terra tremerà, prima dimostrativamente in un arido deserto ai confini col Nevada, poi drammaticamente non lontano da San Francisco. Ma è anche doveroso non raccontare altri particolari per non svelare la girandola di amori, odi e passioni che agitano il plot come un fuscello nella tempesta. Piuttosto - offerto il quadro d'msieme - può essere divertente soffermarsi su alcuni particolari. La scrittura, ad esempio: «Lui le ac- carezzò una guancia. "Serve un passaggio, signora?"|...) Lei spalancò gli ocelli assumendo un'espressione innocente "Dovrò fare qualcosa di brutto, signore?" Lui le infilò la mano nella scollatura. "Già". "Oh, cielo" disse Star e si sollevò la gonna fino alla vita. Non indossava biancheria intima. Priest sorrise e si sbottonò i Levi's. "Cosa penserà Mario se ci vede?" chiese lei. "Sarà invidioso" rispose Priest penetrandola». O, altro esempio, l'ideologia. Sentite i cinque paradossi tardo-hippy su cui si regge la comune: la meditazione è vita, tutto il resto è distrazione; il denaro rende poveri; il matrimonio è la più grande delle infedeltà; se nessuno possiede nulla, tutti possediamo qualcosa; l'unica legge è fai quello che vuoi. In ogni pagina brillano almeno due o tre perle di tale fulgida lucentezza. Ma - ed è questa la vera genialità follettiana - l'occhio non ha tempo di soffermarsi perché la mente già insegue il successivo colpo di scena, dimentico di volgarità, sciatterie e pressappochismi. Qualcosa cioè che va ben al di là del buon mestierante di feuillettons: qui c'è la mano del grande illusionista. Piero Soria «Il martello dell'Eden»: ecoterrorismo di mezza età in una frenetica girandola di amore ed odio in un America angosciata dal Big One \ segreti di un «mago»: rocchio non ha tempo di fermarsi su sciatteria e volgarità perché la mente già insegue un nuovo colpo di scena IL MARTELLO DELL'EDEN Ken Follett Traduzione di Annamaria Raffo Mondadori pp. 465 L. 34.000 te Ken Follett. A lato: le conseguenze di un terremoto californiano

Luoghi citati: America, California, Fiume D'argento, Male, Nevada, San Francisco