Trentino, voglia di normalità

Trentino, voglia di normalità Si vota per le Regionali, rischio di una maxi-astensione Trentino, voglia di normalità Oggi alle urne, la Svp sotto il 50%? BOLZANO DAL NOSTRO INVIATO Nemmeno un documento (falso) timbrato Sisde e proveniente dalle memorie buie dei rapporti tra questo mondo e i servizi segreti hanno acceso le ultime ore delle più pacifiche elezioni in Alto Adige/Sud Tiralo dove l'unico vero interrogativo è se la Siidtiroler Volkspartei scenderà sotto il 50% dei voti (ha il 52,4) e sarà finalmente costretta a dividere il potere. Otzi, la mummia del Similaun, intorno a cui è stato costruito un museo che sembra un mausoleo dell'uomo sudtirolese e che viene venerata come Lenin da tuia folla incolonnata e composta, è stata visitata in otto mesi da 216 mila persone, mille al giorno. A Bolzano la catena tedesca «Beate TJhse» ha vinto davanti al pretore la battaglia per aprire il primo sexy-shop. «Normalità», scrive il settimanale FF, è che per la prima volta nel dopo guerra, «a livello nazionale e internazionale, di queste elezioni, non si occupa nessuno». «Normalità» è che Gianfranco Fini sia venuto qui, per la prima volta, senza fare il pellegrinaggio al monumento della Vittoria e della discordia. Il presidente-fcaiser della Siidtiroler Luis Duniwalder, l'erede di Silvius Magnago, potrebbe toccare quota centomila nelle preferenze e l'exploit - dicono a sinistra sarebbe un «guaio per la democrazia». Ma al pronosticato successo personale di Duniwalder (che gira le valli dispensando finanziamenti come San Nikolaus) potrebbe non corrispondere quello del vecchio partito costruito per strappare a Roma un'autonomia ora largamente raggiunta. «Qui - ci spiega la verde Alessandra Zendron per 80 anni chi aveva il coltello dalla parte del manico ha cercato di far fuori l'altro. Adesso è finita». Dal suo maso di Terenten, Pusteria, Joseph Zoderer, il più grande scrittore italiano di lingua tedesca, si gode la riedizione da Einaudi della sua «Italiana» (una storia della difficile «convivenza») e ci spiega perchè «è finita»: «Non siamo mai siati tanto ricchi». La Provincia autonoma ha un bilancio di 7 mila e 300 miliardi per 440 mila abitanti: quasi 17 milioni da spendere ogni anno per ogni cittadino. Il sindaco di Bolzano Giovanni Salghetti Drioli, ci ha confessato di aver talvolta provato «vergogna» alle riunioni di sindaci italiani nel confronto con i proble- mi della altre città : «Mi è capitato di nascondere i nostri dati: qui stiamo bene, non ci manca quasi nulla». La disoccupazione è al 2 pei' cento, cioè zero. In bar e ristoranti lavorano molti camerieri pakistani. Il sindaco, eletto in una coalizione Sudtiroler-centro sinistra, dice che la questione è soprattutto psicologica: «Bisogna sconfiggere l'insicurezza, da parte tedesca e italiana. Cresceremo quando smetteremo di sentirci italiani, tedeschi e ladini». Zoderer, guardando alla popolazione tedesca (320 mila persone, contro i 120 mila italiani e i 10 mila ladini) aggiunge che il vero problema politico nel Sud Tirolo «normalizzato» è che si rompa il monopolio politico della Sùdtiroler e si inauguri un pluralismo tedesco: «Finora sono stati tutti uniti come un gregge». Si «pluralizzerà» il voto dei tedeschi? I vecchi estremismi sembrano in ribasso, nemmeno Eva Klotz (Union fùr Sùdtirol) e i Freiheitlichen gemellati con il leader xenofobo austriaco Jorg Haider possono limitarsi al tema etnico e la buttano sul sociale: «Stop agli immigrati». La vera proposta interetnica la fanno i Verdi eredi di Alexander Langer. «Normalità» è che Alleanza nazionale si presenta come «Polo dogli italiani» e accetta l'autonomia pur mantenendosi «alternativa» alla Svp. Novità è la lista «civica» (Forza Italia più Ccd) promossa da Franco Frattini, presidente del Comitato di controllo sui Servizi, che - invece - si candida ad allearsi con una Svp indebolita. I ds si presentano con repubblicani e socialisti. I popolari, nella lista «Alto Adige domani». La Lega con la Lega e candidati dei tre gruppi linguistici. In questo stagno è caduto il masso del «falso Sisde» recapitato mercoledì alla redazione di Tageszeitung, quotidiano in lingua tedesca, e che offre una ricostruzione inquinante dell'omicidio di Christian Waldner (febbraio 1997), consigliere regionale, transitato dalla Svp ai Freiheitlichen in una frenesia radicale anti-ita- liana che lo stava portando alla Lega. Assassino (prima ha confessato, poi ritrattato) Peter Paul Rainer condannato a 22 anni e per il quale si apre domani il processo d'appello in un clima inquieto. Il documento, su vecchia carta intestata al Sisde, disegna uno sfondo di intrighi: il delitto sarebbe stato compiuto da uomini dei servizi segreti italiani dei quali Waldner era un collaboratore divenuto «incontrollabile». Dell'operazione avrebbero dovuto essere vittime gruppi oltranzisti come i Freiheitlichen, gli Schuetzen (di cui Rainer era l'ideologo), l'Heimatbund e la Lega Nord, che risulterebbe anch'essa infiltrata dai servizi. A chi poteva giovare? Apparentemente ai gruppi «pangermanici» mascherati dall'ambigua rete di «fondazioni» che aveva portato anche Waldner a una cattedra di copertura all'università di Innsbruck. Il delitto sembrava maturato in debiti e rancori di questo giro. La confessione di Rainer (delitto per fatto personale) aveva escluso moventi politici, ma i sospetti rimanevano sospesi nell'aria come i colpi esplosi nella sede dei Freiheitlichen. Smascherato il «falso», bisognerebbe smascherare i falsari. Ma se questa vecchia carta emersa da sotto la crosta del Sud Tirolo avrà qualche effetto, si capirà più avanti. Oggi è il giorno della «normalità» sudtirolese. Cesare Martinetti E alla vigilia è arrivato anche un falso documento timbrato Sisde sull'omicidio Waldner COSI1 IL VOTO NEL 93 ! PARTITE ÌU CAMPO OGGI TRISTO TRSKT0 BOLZANO PARTITI tega Nord Pott Solidarietà Lega aut. T. Rete Rifondazione AH. Demotr. Lega Tridente fri A.per il Trent. Democratici De Lista social. Pop p. il Tr. Psdi Msi U. di Centro Pds % SEGGI IMS 20,15 %M 3,90 1,78 1,14 1,09 2,98 0,35 24,08 1,06 1,06 1,71 3,03 0,99 6,28 7 1 1 4 1 1 PARTITI SVP Lega Nord RiKMtdaziorie Psi De-P. Pop Ali. Democr. Pds Freiheitlichen Legge Nalurafe U. di Centro Msi Lista Verde Union F.S. R Democratico Rete Ladins % SEGGI iih i 52,40 2,96 0,75 1,25 MI 0,89 2,94 6,06 0,56 1,74 11*67 6,88 libili 0,16 0,91 1,97 1 2 T m 2 2 Autonomia Integrale Poti Civica Margherita Alleanza Nazionale Lista Dini Centro T Unitalia Verdi R. Comunista Democratici di Sinistra Forza Italia Ccd Lega Nord tentino Domani SVP Fiamma Unitalia Centro Progetto C Sinistra Ladins Dps Union Partito Comunista Alto Adige Domani Verdi Listo Civica Polo degli Italiani lego Nord Freiheitlichen * Non ci sono i nomi dei candidati presidenti perché per il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige (formato dai 35 consiglieri provinciali di Bolzano e dai 35 consiglieri provinciali di Trento, che saranno tutti eletti oggi) si vota in turno unico con i! sistema proporzionale puro. * Non ci sono i nomi dei candidati presidenti perché per il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige (formato dai 35 consiglieri provinciali di Bolzano e dai 35 consiglieri provinciali di Trento, che saranno tutti eletti oggi) si vota in turno unico con i! sistema proporzionale puro. A sinistra il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder A destra Christian Waldner