A Bonn nuovo ordine di cattura Ma il governo continua a tacere

A Bonn nuovo ordine di cattura Ma il governo continua a tacere La Procura: spetta ai politici chiedere l'estradizione di Ocalan A Bonn nuovo ordine di cattura Ma il governo continua a tacere BONN NOSTRO SERVIZIO La Germania fa la prima della classe ma, almeno per ora, solo a parole: la procura federale di Karlsruhe ha infatti esteso il vecchio mandato di cattura già emesso nel 1990 a carico del capo del Pkk Abdullah Ocalan, ma il governo di Bonn continua a rifiutarsi di dare logico esito «politico» (una richiesta di estradizione) all'ampiamento del mandato. Ameno che non si verifichi una svolta nel «vertice» tra il presidente del Consiglio Massimo D'Alema e il cancelliere Gerhard Schroeder venerdì prossimo a Bonn, resta valida la posizione formulata solo l'altro ieri dal governo tedesco: voi italiani avete arrestato lo scomodo personaggio e quindi ve lo tenete. Il tutto mentre dal giornale «Die Welt» vieI ne anche una velata esortazione: fatelo fuggire. Così almeno può essere letta la frase di un editoriale in cui si dice che «per gente come Ocalan non c'è posto nel mondo. L'ostinato combattente può passare 0 resto della sua vita solo nascosto». A sentire la procura generale di Karlsruhe, Ocalan merita invece almeno l'ergastolo: mentre nel mandato del '90 si parlava di un «solo» omicidio, adesso - secondo indiscrezioni del settimanale «Der Spiegel» si tratta di ima serie di assassinii commessi da un «gruppo speciale» guidato dallo stesso leader curdo in tutta Europa alla caccia di deviazionisti e «traditori» interni durante gli anni '80. A Ocalan viene ascritta inoltre la responsabilità di numerosi attentati incendiari nel novembre del 1993 a danno di abitazioni ed interessi turchi in Germania. Anche se è stato reso noto solo ieri, si può presumere che il governo sapesse già venerdì che la magistratura aveva ampliato il mandato di cattura. E già sapeva, come ha sottolineato ieri la stessa procura di Karlsruhe, che la palla passa ora ai «politici», unici in grado di avanzare una richiesta di estradizione. Il motivo delle esitazioni di Schroeder evocate anche dallo stesso «Welt» è però chiaro e anche comprensibile: con oltre un milione e mezzo di turchi e circa mezzo milione di curdi che vivono in Germania, un casoOcalan esclusivamente turco-tedesco diventerebbe una polveriera non solo diplomatica ma anche di ordine pubblico. Il ministro della Giustizia turco Hasan Denizkurdu ha definito l'Italia «Stato terrorista» se concederà asilo politico a Ocalan. E' quindi facile immaginare dove arriverebbe la tensione AnkaraBonn, già accusata di voler frenare l'ingresso turco nell'Ue. Sul fronte curdo, inoltre, si rischierebbe una riedizione dell'ondata di disordini con cui militanti del Pkk scossero il Paese nella primavera di due anni fa, incendiando case, bloccando autostrade e ferendo agenti di polizia. Rodolfo Calò Danielle Mitterrand vedova del presidente francese guida la fondazione «France Libertés» e si batte per la causa curda

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