Valerlo e Giribaldi crescono ancora in Snia di U. B.

Valerlo e Giribaldi crescono ancora in Snia Battaglia in Borsa sul gruppo: di fronte alla nuova cordata i Fondi si ridimensionano Valerlo e Giribaldi crescono ancora in Snia E con Interbanca (il terzo socio) puntano al30% del capitale MILANO. La coppia GiribaldiValetto prosegue la sua marcia di avvicinamento alla Snia. Non solo la cordata ha dichiarate ieri di aver raggiunto e superato la quota del 20%, ma ormai tutto sembra pronto per l'ingresso di un terzo partner nel patto di sindacato. «Spero che la cosa si possa concretizzare entro la fine del mese», ammette Cornelio Valetto, limitandosi a precisare che si tratterà di un socio finanziario. In realtà, è possibile anticipare il nome del terzo socio: si tratta di Interbanca, cassaforte a medio termine della Banca AntonVeneta di Padova, guidata dal vulcanico direttore generale Silvano Pomello, già protagonista nelle passate settimane dell'operazione che ha portato Roberto Colaninno a conquistare il primato in Olivetti. Interbanca assumerà una partecipazione pari al 5% del capitale Snia, sindacandola assieme ai pacchetti controllati dal proprietario della Saiag e dal finanziere di Montecarlo. La cordata, assicura Valetto, intende però fermarsi sotto la soglia del 30%, il limite oltre il quale scatta l'Opa obbligatoria. Intanto, arrivano dai fondi di investimento, i veri grandi azionisti della «public company» Snia Bpd, i primi segnali di ritirata di fronte agli acquisti della cordata: i fondi comuni di Romagest, infatti, hanno dichiarato di esser scesi dal 3,37 al 2,31 % del capitale. Una piccola conferma del fatto che, al di là delle intenzioni del duo GiribaldiValetto, è facile prevedere che presto la cordata dovrà fare i conti con il management della società. I primi incontri, un paio, già ci sono stati, rivela Valetto. «Sono state discussioni - commenta molto trasparenti da cui non mi sembra che sia emersa alcuna ostilità nei nostri confronti. Loro avevano una sola preoccupazione: sapere se la nostra era una filosofia industriale o finanziaria». Esìr questo, per Valetto, non ci sono dubbi. «Ci sarà un piano industriale prosegue - non in contraddizione ma in dialettica con la dirigenza. Ci faremo aiutare da un advisor e presenteremo il progetto non solo al management, ma anche ai dipendenti. Io sono un imprenditore e penso di avere un ruolo da imprendiitore anche in quell'ambito». «Quando ne abbiamo parlato io e Giribaldi - è la conclusione sono stato molto chiaro: se si tratta di un investimento industriale va bene, se è una speculazione no. E Giribaldi mi ha dato le sue assicurazioni», [u. b.]

Persone citate: Cornelio Valetto, Giribaldi, Roberto Colaninno, Silvano Pomello, Valetto

Luoghi citati: Milano, Montecarlo, Padova