«La camorra? Fantasie »

«La camorra? Fantasie » «La camorra? Fantasie » 7/ nonno: temo un maniaco UNA FAMIGLIA IN ANGOSCIA IFROSINONE 0 a questa storia dei camorristi napoletani che vengono a prendersi mio nipote, non ci credo proprio. Penso invece a qualche cattiveria di un compaesano». Il vecchio Vincenzo Fortini, nonno di Mauro, presidia la casa, risponde ai giornalisti, tiene i contatti con gli investigatori. E' un uomo semplice. Ma ha le idee chiare su ciò che potrebbe essere accaduto al bambino. Pensa, cioè, a un pedofilo. Signor Vincenzo, perché lei esclude la vendetta dei camorristi? Sua figlia, la mamma di Mauro, non sa che cosa pensare a questo proposito... «No, io dico che i napoletani, che dicono avessero avuto contatti con mia figlia, qui non c'entrano niente. E volete sapere perché sono così convinto? Perché tutto mi lascia pensare che Mauro sia salito spontaneamente su quella macchina. E' andato in una strada dove non andava mai. Ha chiuso la bicicletta con il lucchetto come fa di solito. Ha nascosto la pompa per le ruote. Secondo me, aveva un appuntamento con qualcuno che lo aspettava sulla Casilina. Considerate che tra la strada e la bicicletta ci sono pochi metri». Insomma lei si immagina la scena? «Ma non sono io a immaginare. Sono i fatti che parlano. I cani dei carabinieri, quando hanno annusato il pigiama di Mauro, sono partiti di corsa.. Sono andati sparati dal portone fino in piazza. Poi verso la Casilina. A un certo punto hanno trovato la bicicletta. Hanno seguito la traccia fino sopra il muretto dov'era appoggiata la bici. Poi la traccia è scomparsa. E lì c'era la strada». Mauro non può aver deciso di andarsene via? Magari alla ricerca del padre? «Magari. Sapremmo dove cercarlo. No, io penso alla cattiveria di qualcuno. Qualcuno di qui, che Mauro conosceva, di cui si fidava. Qualcuno che gli ha fatto vedere diecimila lire. Lo ha fatto salire in macchina dicendogli che sarebbero tornati subito. E invece lo ha ingannato». E il padre? «Di quello non voglio parlare. Ha fatto solo del male a mia figlia. Sono separati legalmente da quattro anni. Ma qui c'è bisogno di una porta blindata perché lui veniva e sfondava tutto. Certe volte si trasformava in un toro infuriato. Secondo la sentenza, aveva diritto a vedere i figli per un'ora a settimana. Ma ora sta all'estero e non so niente di lui», (fra. gri.)

Persone citate: Vincenzo Fortini