La protesta dei giovani vip di M. Cor.
La protesta dei giovani vip La protesta dei giovani vip La figlia diLella Costa: il '68 resta un mito ROMA. L'Italia under 18 scende in piazza a contestare Berlinguer, D'Alema e la loro «debolezza» nell'accettare un compromesso che concede soldi al nemico, alle scuole private. Culla di questa lotta è il liceo Mamiani di Roma dove nell'ala della protesta estrema crescono due piccole leader, le figlie di Serena Dandini e Maurizio Mannoni. Dopo aver calpestato Antonio Ricci, malcapitato ospite nella loro scuola, adesso hanno imposto un silenzio stampa. Si sentono «sfruttate» per i loro cognomi. Meno complicata e «preziosa» un'altra «figlia di», Arianna, erede dell'attrice Leila Costa. Frequenta il liceo storico di Milano, il Beccaria, e ha da poco finito un periodo di occupazione. Padre e madre sessantottini, segue le stesse orme con la loro benedizione. Allora Arianna, raccontaci un po' il vostro movimento. «Guarda, noi lottiamo per un principio, certo, ma soprattutto perché vogliamo che il diritto allo studio sia veramente tale. Noi vogliamo che i soldi rimangano alle scuole pubbliche». Tu comunque sei in un liceo pubblico, ma prestigioso. Anche qui le cose vanno male? «Malissimo. E' tutto scassato. A una mia compagna una finestra è caduta su una mano e le ha staccato due falangi. Mentre di fronte a noi c'è la migliore scuola privata di Milano, il San Carlo, dove hanno di tutto: piscina, teatro, aule nuove, computer, cinema. Mi spieghino perché i soldi devono andare a questi». «Questi» sarebbero gli alunni del San Carlo. Mi sembra che non scorra buon sangue. «E come potrebbe? C'è rivalità. Anzi direi proprio odio». Tu sei nata 15 anni dopo il '68. Che cosa avete ereditato da quella stagione che ha visto tra i protagonisti anche tua madre? «Il '68 è un mito per noi. Ma forse è troppo pensare di ripetere quello che hanno fatto allora. Però anche noi nel nostro piccolo abbiamo ottenuto qualcosa e sicuramente lotteremo ancora». Tua mamma, che allora protestava, cosa pensa adesso del tuo impegno? «Sia lei che papà mi appoggiano e mi spingono a lottare per quello in cui credo. Quest'anno mi sono anche beccata una denuncia ingiusta dal preside e loro sono stati sempre dalla mia parte». C'è qualcuno che ti ha deluso invece? «D'Alema è stata una delusione. Io continuo a studiare le loro idee sulla scuola e, giuro, non le capisco. Da Berlusconi me le sarei aspettate, ma non da loro...». [m. cor.]
Persone citate: Antonio Ricci, Beccaria, Berlinguer, Berlusconi, D'alema, Mamiani, Maurizio Mannoni, Serena Dandini
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