Ultimo, l'eroe dei ragazzi
Ultimo, l'eroe dei ragazzi Nel successo della fiction tv un omaggio ai caduti dell'antimafia Ultimo, l'eroe dei ragazzi POCA violenza, poco sesso, nessun effetto speciale ma un piccolo, grande gesto di rimpianto e tenerezza: una sciarpa azzurra gettata al collo di Partanna, il boss finalmente umiliato e poi appoggiata sul ritratto del Nibbio, il giudice assassinato da Cosa Nostra. Con questi ingredienti la fiction di Canale 5 «Ultimo», ispirata alla storia di Roberto Di Stefano, il giovane capitano dei Ros dei carabinieri protagonista dopo la morte di Giovanni Falcone della cattura di Salvatore Riina, ha conquistato giovedì sera quasi dieci milioni di telespettatori. Un successo di audience che fa di «Ultimo» la fiction più vista. La vicenda del capitano che ama gli Apache, non indossa mai la divisa e sceglie i suoi uomini tra gli emarginati dell'Arma è piaciuta soprattutto ai ragazzi, il picco di ascolti si è infatti registrato tra i giovani dai 15 ai 19 anni. E non è solo fiction. Non è finzione la scelta di «Ultimo» e di quegli amici di Falcone (Ilda Boccalini, Gianni De Gennaro e Ar¬ naldo La Barbera, il generale Mori ma anche agenti e marescialli dai nomi sconosciuti) che non si sono limitati a piangere i corpi straziati di Capaci e di via D'Amelio e hanno messo in gioco le loro vite per continuare la battaglia di chi si era sacrificato in nome della giustizia. Chi ha paura degli eroi? «Lo Stato siamo noi», diceva Falcone che proprio sulla Stampa scrisse, dopo l'assassinio di Libero Grassi: «Sensibilizzare bene l'opinione pubblica e la società civile sul problema mafia è un fatto essenziale ed è il presupposto per mettere in mora le istituzioni e costringerle a intervenire seriamente». Ma la sera della sua morte la tv di Stato non cambiò nemmeno i suoi programmi. Le migliaia di giovani che oggi hanno decretato il successo di «Ultimo» hanno compiuto ben più che un gesto di riparazione. E' il segnale che non tutto è stato inutile, molti giovani hanno capito e non vogliono dimenticare. Chiara Berla di Argentine
Persone citate: Gianni De Gennaro, Giovanni Falcone, Ilda Boccalini, La Barbera, Libero Grassi, Roberto Di Stefano, Salvatore Riina
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