Bernabè a Telecom, Mincato all'Eni di Luigi Grassia

Bernabè a Telecom, Mincato all'Eni Il nuovo manager del gruppo petrolifero potrebbe restare per soli 6 mesi Bernabè a Telecom, Mincato all'Eni Staffetta compiuta. Murdoch ora è più vicino ROMA. La staffetta è avvenuta senza intoppi. Franco Bernabè diventa amministratore delegato di Telecom Italia e il suo posto all'Eni viene rilevato da Vittorio Mincato, già presidente di Enichem, senza quel parziale cumulo di cariche sulle spalle di Bernabè di cui s'era congetturato per 24 ore. Il gigante addormentato delle tic riparte per portare a compimento i tanti progetti lasciati a metà dalla gestione Rossignolo (e anche per darsi obiettivi nuovi). Quello del petrolio, orfano del top manager che lo ha rilanciato con profitti record, mette al timone un uomo della sua squadra per una transizione in corsa ma morbida. TELECOM. Il sottosegretario alle Comunicazioni Michele Lauria gli ha raccomandato a mo' di viatico di «non fare terra bruciata» fra chi lavora in Telecom. Ma l'arrivo di Bernabè rappresenta una svolta che solo la breve vita del gruppo privatizzato impedisce di definire storica. Il voto del CdA è stato praticamente unanime: solo due consiglieri rappresentanti del governo si sarebbero astenuti, ma solo per sottolineare che la residua presenza della mano pubblica non intende incidere sulla gestione dell'ex Stet. Da politici e sindacalisti è stato tutto un coro di consensi al nuovo numero uno. Soddisfatta anche la Borsa (+1,71% il valore ufficiale), per quanto l'effetto Bernabè fosse eia stato anraiamente scontato: nei sette giorni dalle prime indiscrezioni sul suo nome la società ha guadagnato 7700 miliardi di capitalizzazione. Un particolare curioso è stato anticipato dal settimanale Panorama»: Bernabè troverà ancora a libro paga Vito Gamberale, il direttore generale defenestrato da Rossignolo: il rapporto di lavoro cesserà solo nel '99. U PAY IV. Nel consiglio di Telecom si è discusso anche dei problemi urgenti che premono e in particolare della «piattaforma digitale», cioè della tv via satellite e via cavo. Il «Times» ha scritto proprio ieri che l'accordo con il magnate britannico Murdoch sarebbe già concluso. Ma Arnaldo Giannini, che di Telecom è presidente onorario, e Pier Gaetano Marchetti, che è fra i rappresentanti del Tesoro, hanno smentito che i giochi siano fatti. Mentre il sottosegretario Lauria in un'intervista tv ha precisato: «Si sta definendo un preaccordo, ma è giusto e opportuno che sia il nuovo amministratore delegato a tirare le conclusioni». L'ENI. La nomina di Mincato è avvenuta aU'unanimità con l'approvazione del collegio sindacale. Il consiglio di amministrazione gli ha attri¬ buito le stesse competenze del predecessore. Va rilevato però che la nomina è avvenuta a poco più di sei mesi dalle assemblee che nel giugno '99 rinnoveranno il consiglio di amministrazione dell'Eni; questa considerazione, unita al fatto che il manager ha 62 anni e che una consuetudine del gruppo vuole che gli amministratori lascino gli incarichi operativi al compimento dei 63, potrebbe significare che 0 nuovo amministratore delegato gestirà solo la transizione verso una nuova leadership. Ma il mercato ha manifestato subito la sua fiducia al nuovo timonie¬ re del gruppo, come dimostra il +2,60% del prezzo ufficiale dei titoli registrato ieri, dopo che in sette giorni, in seguito alle voci sull'addio di Bernabè, la capitalizzazione dell'Eni perdeva quasi 900 miliardi. Ai dipendenti del gruppo, Bernabè ha scritto una lettera di commiato, in cui ricorda che «l'Eni è oggi la sesta società petrolifera del mondo per fatturato e una delle prime per redditività e qualità degli uomini» e conclude: «Abbiamo realizzato insieme il sogno di Enrico Mattei». Luigi Grassia In sette giorni le voci sul nuovo numero 1 fruttano alla società 7700 miliardi di capitalizzazione Risale in Borsa il cane a sei zampe Il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi azionista dei due gruppi

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