L'evoluzione della bellezza di Fabio Galvano

L'evoluzione della bellezza Com'è cambiata la femminilità nelle foto del nuovo calendario presentato ieri a Londra L'evoluzione della bellezza Dalla Belle Epoque al2000 secondo Pirelli UN CULTO DA SFOGLIARE LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Si dirà che il «Pirelli 1999» - il più celebre e il più imitato fra i calendari fotografici, al suo 26° appuntamento con la bellezza femminile - è stato affidato al fotografo di Monica Lewinsky. Non è vero. Herb Ritts non aveva bisogno dell'eterea immagine in svolazzante chiffon pastello della chiacchieratissima complice di Bill Clinton, comparsa sulle pagine patinate di «Vanity Fair»), per entrare nell'Olimpo della fotografia. E quando gli domandavano ieri sera di Monica e di Madonna, altro suo soggetto celebre, durante il gala di presentazione di questo sul ultimo lavoro nella Galleria di Raffaello al Victoria & Albert Museum, quasi appariva offeso. «Parliamo piuttosto - ha detto - delle stupende ragazze di questo calendario». Il titolo è ambizioso, forse il più ambizioso nella storia del «Pirelli»: «Donne attraverso i decenni». E' una carrellata fra i canoni della bellezza femminile, di dieci anni in dieci anni, a partire dalla «belle epoque» - la texana Chandra North trasformata in epidermica ballerina di can-can - per finire col sogno del «futuro», una statuaria e nerissima sudanese, una sorta di donna bionica con la pelle traslucida e un'acconciatura a cresta. Per lanciare il calendario («L'ultimo Pirelli del secolo», si proclama) hanno scomodato persino Fergie e il suo attuale compagno Gaddo della Gherardesca, ospiti d'onore all'elegante serata con il presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera, il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, il nipote di Giovanni Agnelli, Lapo Elkann. Ma gli occhi erano tutti per la sfilata di fotomodelle - nessuna italiana, quest'anno - immortalate dal Pirelli. Tutte in bianconero, perché - come dice Ritts - la fotografia «in bianco e nero ha una qualità senza tempo». Ognuna di loro parte di una rigorosa ricostruzione d'epoca: dai costumi, ovviamente più che succinti, alla pettinatura, a) trucco, agli arredi di scena. Anche ai profumi, verrebbe da immaginare davanti a quelle immaginisimbolo del nostro secolo, scattate in poco più di una settimana a Los Angeles e sulla spiaggia di Malibu, dove Ritts ha casa. «Un lavoro delicato - spiega il fotografo - per il Pirelli '94 avevo lavorato alle Bahamas. Bastavano una conchiglia, una lmea di sabbia, un'onda, una folata di vento per creare effetti inattesi. Qui, invece, abbiamo dovuto studiare ogni particolare, ricostruire addirittura le luci di ogni periodo. Un calendario, tutto sommato, molto concettuale; e per questo ha rappresentato una sfida e una soddisfazione maggiore». Ecco la giunonica Sophie Dahl, nuda e burrosa come si conviene a una bellezza del 1900; o Karen Elson, inglese con la boccuccia a cuore del cinema muto Anni Dieci; l'americana Michele Hicks con un'elaborata zazzera con frangetta nera da Anni Venti. Carolyn Murphy, miss maggio, è una vamp stile '30; mentre la brasiliana Shirley Mallman riporta alle stelline di Hollywood. E così avanti: la corsa Laetitia Casta (che sarà Falbalà neU'«Astérix et Obélix» con Gerard Depardieu) offre gli Anni 50 su una spiaggia, con pose che ricordano Marilyn; la parigina Audrey Marnay riporta ai brucianti Anni '60; la messicana Elsa Benitez ai Settanta, con il suo perizoma di perline; la riccioluta Bridget Hall, ragazza liberata degli Anni '80; per finire, prima della nerissima Alek Wek del domani, con Angela Lind¬ vall, ragazza del Missouri scelta per rappresentare la bellezza femminile dei nostri anni. «Ognuna di loro - dice Ritts - è stata la migliore: la migliore per il suo decennio». Tutte pedine di quella che chiama «l'evoluzione della vita e della bellezza femminile nel tempo». In attesa delle ragazze del 2000. Fabio Galvano Le tLodelle sono state fotografate da Herb Ritts che immortalò Monica Lewinsky Angela Lindvall, una delle modelle che compaiono sul calendario Pirelli '99 presentato ieri sera a Londra

Luoghi citati: Bahamas, Hollywood, Londra, Los Angeles, Missouri