Trattativa meccanici spiragli dalle imprese di Francesco Bullo
Trattativa meccanici spiragli dalle imprese Sulla riorganizzazione contrattata dell'orario Trattativa meccanici spiragli dalle imprese Firn, Fiom, Uilm alle Confederazioni «Urge consulto sull'accordo di luglio» ROMA. I metalmeccanici di Fiom, Firn e TJilm, chiedono tempi stretti e oggi solleciteranno un incontro con i vertici di Cgil, Cisl e TJil, per un «consulto a sei sul rinnovo contrattuale e la verifica dell'accordo di luglio»; i due argomenti, sostengono, sono infatti strettamente legati. Ma intanto, in tema di contratto, gli industriali mostrano qualche apertura sull'orario: confermano l'indisponibilità a qualsiasi riduzione ulteriore ma si dicono pronti a discutere di una nuova distribuzione dei tempi di lavoro purché sia immediatamente applicabile una volta contrattata. E' quanto è emerso ieri al termine del terzo round della trattativa, che ha preso il via 28 giorni fa. Due nuovi appuntamenti sono già stati fissati: il 26 novembre, per discutere di formazione e informazione, e il 2 dicembre per una riunione plenaria. Il confronto comunque resta complicata ed il percorso potrebbe essere ancora lungo. «Siamo disponibili - dice il direttore generale di Federmeccanica, Michele Figurati - a discutere di una riorganizzazione contrattuale degli orari. Confermiamo invece il nostro "no" a qualsiasi riduzione ulteriore di orario. Ogni cambiamento comunque deve essere contrattato una volta sola. Chiediamo regole immediatamente applicabili». E sul salario? «Intendiamo applicare pedissequamente l'accordo del '93». Aggiunge: «Chiediamo poi "di rivedere il sistema di formazione e di informazione. Credo che oggi sia stato l'avvio faticoso di un percorso lungo». «Mi è sembrato di sentire un tono più dialogante - afferma il "numero 1" della Fiom, Claudio Claudio Sabattin (Fiom) Sàbattini - le risposte sulla piattaforma sono state negative su salario e orario ma è positivo che la discussione sia continuata. A questo punto chiederemo ai segretari di Cgil, Cisl e Uil di accelerare nella verifica dell'accordo di luglio perché questa trattativa rischia di bloccare il nostro contratto». E sulla verifica dell'accordo di luglio spinge anche il leader della Fim-Cisl, Pierpaolo Baretta: «Siamo di fronte a una "trattativa diesel" - dice - e a un atteggiamento iper-reticente degli industriali. Credo che il confronto debba essere accelerato». Preoccupazione è stata espressa dal segretario generale deU'Uilm, Luigi Angeletti che precisa: «Gli industriali sono indisponibili a riduzioni di orario a fronte di un maggiore utilizzo degli impianti e chiedono flessibilità totale. Questo non è possibile come è inaccettabile un aumento salariale pari alla metà di quello che abbiamo chiesto. L'unica cosa che ci ha impedito di rompere è stata la disponibilità su formazione e informazione». Infine, il segretario generale della Fismic, Giuseppe Cavalitto, ritiene possibile una soluzione poiché «una delle ragioni ostative avanzata da Federmeccanica, cioè quella della recessione, non c'è più». Sulla spùita degli accordi raggiunti nel pubblico impiego, sia sulla parte economica sia sull'orario di lavoro, Cavalitto si è detto convinto che «è possibile fare il contratto anche per i metalmeccanici: bisogna entrare nel merito e chiudere entro dicembre, cioè entro il periodo di moratoria previsto». Francesco Bullo Claudio Sabattini (Fiom)
Persone citate: Cavalitto, Claudio Claudio Sabattin, Claudio Sabattini, Giuseppe Cavalitto, Luigi Angeletti, Michele Figurati, Pierpaolo Baretta
Luoghi citati: Roma
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