Dai Bot al Brasile incrociando le dita di Glauco Maggi

Dai Bot al Brasile incrociando le dita F TUTTOSOLDI =1 Dai Bot al Brasile incrociando le dita Il 26 maggio ho acquistato obbligazioni emesse dalla Ing Bank Sao Paulo con rendimento 7,5% annuo e scadenza nel 2001. Apprendo dalla mia banca che, mentre è assicurato il rimborso nominale del capitale alla scadenza, non è certo il pagamento degli interessi annuali in quanto sono legati alle tensioni sulla moneta brasiliana. E' vero? E, nel caso, quali rischi corro? Renzo Demezzi . Volpianofjo) ECCO un altro capitolo dell'incompleta, per non dire peggio, consulenza data dalle banche ai risparmiatori in fuga (disordinata) dal paradiso perduto dei Bot. Ma pure un esempio bruciante di quanto costi, all'investitore, non dedicare la dovuta attenzione a ciò che acquista, «prima» di firmare e non «dopo». Vediamo di far chiarezza sull'obbligazione in questione, una «high risk», cioè a rischio più alto dei Bot. Il titolo è stato emesso, per un miliardo di dollari (1600 miliardi di lire circa) dalla filiale brasiliana della multinazionale Ing Bank N.V., banca olandese tra le big europee. Al collocamento tra il pubblico hanno provveduto intermediari bancari (11 in Italia, per 200 miliardi). I titoli, emessi in lire con tagli minimi da 5 milioni, non sono stati oggetto d'offerta pubblica di sottoscrizione e quindi non sussisteva l'obbligo del prospetto informativo. Fondamentale sarebbe dunque stata l'illustrazione puntuale del Regolamento d'emissione, inviato dalla Ing alle banche distributrici. In esso si legge che la cedola annua è al 7,5%, ma con una clausola che prevede la possibilità che interessi e capitale siano rimborsati in valuta locale, il real, anziché in lire. Ciò accadrebbe se, alle date di riscossione, fosse in vigore un provvedimento di «dollar restriction». Cioè, recita il regolamento, in presenza di «qualsiasi legge, decreto, regolamento, direttiva imposta dal Brasile o dalla Banca centrale del Brasile o qualsiasi altra autorità competente in Brasile che impone controlli di natura valutaria o altre restrizioni di qualsiasi natura che producono come risultato la proibizione, l'impedimento o il ritardo di qualsiasi pagamento in dollari (o nella valuta dell'operazione - nel nostro caso la lira) da parte della filiale (la Ing Bank Sao Paulo) all'agente responsabile per il pagamento del capitale I e degli interessi». RelatiI vamente al rimborso del capitale, il sottoscrittore può però prolungare la sottoscrizione in attesa del ritiro della clausola. Si capisce dunque perchè il lettore abbia «spuntato» un rendimento doppio rispetto a un Bot: perchè ha accettato, inconsapevolmente, di correre un (serio) rischio di insolvenza dell'emittente. Quanto serio lo dice il rating, stima di affidabilità, assegnata dalle agenzie internazionali che analizzano la «virtù finanziaria» di Stati, enti o aziende, ossia di chiunque chieda finanziamenti al mercato. Nel caso in esame non basta però guardare al rating (decisamente buono) dell'emittente: nella scala dove il massimo è attribuito a chi ha tre A, Ing Bank N.V. gode di AA2 secondo Moody's e AA- secondo Standard & Poor's. Piuttosto è da vedere come sta il Brasile, dalle cui sorti economiche, e dalle cui decisioni o «costrizioni» politiche dipende il buon esito dell'operazione. E qui il voto è molto meno brillante e rassicurante: B2 per Moody's e BB- per S&P. Quando spariscono le A, prende insomma il volo il rendimento (promesso), che rappresenta la condizione alla quale chi presta soldi corre l'alea del non rientro, o del rientro decurtato. A sollievo del lettore, dopo che in settembre il Brasile era stato indicato come il maggiore dei Paesi in odore di collasso a seguito dell'espandersi del contagio russo-asiatico, le cronache hanno poi riportato due importanti notizie. \ La prima: in Brasile,'; nona economia mondiale,; le elezioni hanno confermato presidente Fernando Cardoso, che ha varato un piano triennale di risanamento con tagli di 23,5 miliardi di dollari al deficit '99 per difendere il real e ridurre i tassi. La seconda: Fondo monetario, Banca mondiale, Banca Interamericana e il «G 10»hanno deliberato . aiuti per 41,5 miliardi di dollari al Brasile all'interno di una più generale politica di sostegno finanziario nelle aree di crisi. Per investire nell'era della globalizzazione bisogna pensare «globale». E incrociare le dita. Glauco Maggi

Persone citate: Fernando Cardoso, Renzo Demezzi