Franceschini: possono integrarsi

Franceschini: possono integrarsi Franceschini: possono integrarsi «E' sbagliato fare contrapposizioni Bisogna garantire la libertà di scelta» ROMA ARIO Franceschini, lei è il vicesegretario dei Popolari, partito che è testa d ariete nella difesa delle scuole private. Come reagite all'offensiva dei laici? «Con stupore: la difesa della scuola privata è cosa moderna ed europea, e invece rimane una contrarietà che è un residuo ideologico. E rischia di diffondere l'idea che la scuola privata e pubblica siano contrapposte, mentre noi puntiamo a un sistema integrato. Bisogna investire complessivamente nel sistema formativo, di cui la scuola privata è solo un pezzo. Ma va rilanciata anche la scuola pubblica». Oltre le barriere ideologiche, c'è il problema della Costituzione... «Sì, essa dice che non devono esserci oneri per lo Stato. Però, a parte le discussioni tra costituzionalisti, le cose nei fatti stanno già diversamente. Io per esempio vivo in Emilia, l'Emilia rossa, per dire, e laddove non c'è la scuola materna statale, anziché farne una ex novo, si finanzia quella privata che magari già esiste. In secondo luogo, quanto a senza oneri per lo Stato, la verità è che quando si finanzia qualcosa di non statale, c'è un risparmio forte per lo Stato. Spesso, un aiuto a una scuola privata evita di aprire una pubblica a costi superiori». La privata si paga, e non tutti possono... «Si danno aiuti alla scuola privata proprio per garantire la possibilità di scelta a tutti. E poi, con il sostegno si aiutano le scuole cattoliche, ma se non le aiutassimo ci troveremmo in un sistema in cui le scuole dei ricchi resterebbero comunque. La scuola che ha una retta di alcuni milioni non ha bisogno del finanziamento dello Stato. Finiremmo per avere la serie A, Dario Franceschini chi ha i soldi per una buona istruzione, e tutti gli altri alla pubblica». Davvero i 340" miliardi contro cui si batte Villetti andranno a finire surrettiziamente alle private? «Ma scusi, anche qui la realtà ci sopravanza: ci sono già dei capitoli di spesa, utilizzati l'anno scorso, che prevedono contributi alle scuole private. Alle materne, per esempio. Non vedo nessuno scandalo. Per certi versi, questa discussione nasce adesso, ed è strana». E perché nasce adesso? «Perché la sinistra è sempre stata lontana dall'idea di parità scolastica. E apprezziamo che ci sia stato nei Ds un cambiamento». Dunque, non è poi tanto male se Veltroni va in pellegrinaggio alla tomba di 'fossetti e rivendica una matrice cattolica, facendo arrabbiare Marini... «Guardi, anche rispetto a quelli che ogni tanto gridano a presunti tradimenti da parte nostra, vorrei dire la parità scolastica, la famiglia, temi che fino a qualche anno fa erano patrimonio solo dei cattolici democratici, adesso lo sono diventati anche per gran parte della coalizione di centro-sinistra. Questo è un bene. Questo governo ha ereditato questo patrimonio dal precedente». Non è imbarazzante per la maggioranza aver bisogno del Polo per la parità? «Certo, certo che lo è. Bisogna capire che questa alleanza va avanti se ci si va incontro, la parità è nel programma di governo. Ci vuole qualche rigidità ideologica in meno».[a. ram.] Dario Franceschini

Persone citate: Ario Franceschini, Dario Franceschini, Franceschini, Veltroni, Villetti

Luoghi citati: Emilia, Roma