Famiglia di 9 cristiani sgozzata in Pakistan
Famiglia di 9 cristiani sgozzata in Pakistan ASIA Sulla casa la scritta: «Basta magia nera» Famiglia di 9 cristiani sgozzata in Pakistan ISLAMABAD. 1 corpi di nove cristiani pachistani, sgozzati, sono stati ritrovati ieri a Noushera, nel Pakistan nordoccidentale. Lo hanno affermato fonti della polizia. Gli agenti hanno fatto irruzione in una casa alla periferia della città - a circa 150 chilometri dalla capitale Islamabad - su indicazione dei vicini, che hanno visto del sangue uscire da sotto la porta. Non si hanno notizie sui responsabili. Le vittime, tra cui due donne e alcuni bambini, appartenevano tutte alla famiglia di John Bhatti, che si guadagnava da vivere facendo il cameriere. Sul muro dell'abitazione è stata trovata la scritta: «Basta con la magia nera». In Pakistan, i cristiani sono poco più di due milioni su una popolazione di 143 milioni di persone, in grande maggioranza musulmani. In passato i cristiani pachistani hanno protestato contro la «legge sulla blasfemia», in base alla quale migliaia di loro sono stati condannati, alcuni a morte, anche se nessuna condanna è mai stata eseguita. Da quando la legge fu istituita negli Anni '80 dal dittatore Zia ul-Haq solo un musulmano è stato condannato per blasfemia. Nel maggio scorso, in una drammatica protesta contro la legge, usata secondo i cristiani e secondo i fedeli di altre religioni per persecuzioni contro le minoranze, il vescovo di Faisalabad John Joseph si era suicidato. I cristiani pachistani sono stati tra coloro che si sono opposti all'instaurazione in Pakistan del Shariat, la legge islamica, fortemente voluta dal primo ministro Nawaz Sharif, il quale ha affermato di ispirarsi al «modello dei Taleban afghani». II premier, parlando a un comizio nel Nord-Ovest del Paese, ha annunciato che farà tutti i passi necessari per instaurare un sistema di leggi che prevede tra l'altro l'amputazione di arti per i ladri, la lapidazione per gli adulteri e la fustigazioni per una serie di reati minori. Sharif ha sostenuto che oggi in Afghanistan «il crimine non esiste». Ed ha aggiunto: «In quel Paese si può guidare un camion carico d'oro di notte senza timore di essere derubati. Voglio questo tipo di sistema in Pakistan. La giustizia metterà fine all'oppressione e ci porterà prosperità». Sharif a questo scopo ha presentato in Parlamento una legge di riforma costituzionale. La legge, che è già stata approvata dalla camera bassa, dovrà ora essere approvata dal senato, dove tuttavia il partito di Sharif non ha la maggioranza dei due terzi necessaria all'approvazione definitiva. [Ansa]
Persone citate: John Bhatti, John Joseph, Nawaz Sharif
Luoghi citati: Afghanistan, Islamabad, Pakistan
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