Caso Ocalan, Roma e Ankara sull'orlo della rottura
Caso Ocalan, Roma e Ankara sull'orlo della rottura Gli Usa all'Italia: dovete consegnarlo. La Turchia minaccia ritorsioni economiche. Il premier chiede solidarietà ai partner europei Caso Ocalan, Roma e Ankara sull'orlo della rottura D'Alema: non accettiamo intimidazioni Curdo si dà fuoco in piazza ROMA. Diventa sempre più pesante il clima fra Italia e Turchia, divise dalla sorte del leader curdo Abdullah Ocalan, arrivato venerdì a Roma. Il giorno di fuoco tra i due Paesi è culminato ieri con il discorso davanti al Parlamento turco del premier Yilmaz: «Se Roma non ci consegnerà Ocalan condividerà le responsabilità dei crimini commessi dal Pkk. Qualsiasi governo turco non potrà che rispondere in modo adeguato». E Yilmaz ha poi minacciato «conseguenze devastanti». Il presidente del Consiglio Massimo D'Alema, chiedendo la solidarietà dei partner europei, ha risposto che non si accettano diktat: «Non siamo disposti a subire intimidazioni del tutto ingiustificate». Frattanto ieri davanti al Celio un curdo di 30 anni, Zulkuf Yilmaz, si è dato fuoco in segno di solidarietà con «Apo». L'uomo è stato salvato da un amico che ha soffocato le fiamme, ma è grave. Candito, Molinari Singer ALLE PAG. 2, 3 E 5 Roma, l'arrivo in ospedale del giovane curdo che si è dato fuoco davanti al Celio: è ricoverato in gravi condizioni
Persone citate: Abdullah Ocalan, Candito, D'alema, Molinari Singer, Ocalan, Yilmaz
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