Colombo di Furio Colombo

Colombo Colombo «Uno spirito può cambiare rotta» Furio Colombo jT] INTELLETTUALE è un " animo sempre in viaggio, quindi va percepito come uno spirito che può cambiare rotta, fare scelte, non come un traditore», dice Furio Colombo, giornalista, scrittore e parlamentare Ds. Ma non per questo si deve assolvere in toto la categoria: «Nel suo viaggio l'intellettuale deve solidamente attenersi a fatti e principi per rispetto di sé, ò naturale, ma anche per orientare con chiarezza gli occhi di chi guarda al suo viaggio». In altre parole, ci sono intellettuali profondi, dalle riflessioni complesse e tortuose, così come altri più ballerini, in cerca di guide se non di padroni: «E' inutile negare che un tratto caratteristico italiano è l'opportunismo. Basta ripensare a quanti potevano alzare la loro voce e il loro prestigio e invece hanno taciuto, in un silenzio completo, al momento delle leggi razziali». Ma è possibile riconoscere il vagabondo delle idee dal viaggiatore, l'uomo sofferto dal voltagabbana per utilità? Secondo Colombo sì, è anche facile: «Il viaggio tormentato di una persona per bene dissemina segnali non equivoci. Si può essere coerenti e continui anche nell'avventura del pensiero, nelle sue curve più acute. E' leggibile come un intellettuale cambia posizione». Si individuano tornanti oppure strappi bruschi, testa-coda dell'ideologia. Ma le curve, il versante serio, sono figli del pensiero come dei tempi: «La caduta dei muri, il rapporto tra laicismo e religione». Conclude Colombo: «Sono tempi di ex nemici che si scoprono meno lontani di quanto pensavano di essere. Sono convinto che stia crescendo un'attenzione, una cultura del rispetto figlia della democrazia», [m. n.] Furio Colombo

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