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Un premio a chi impara il dialetto Studenti liguri Un premio a chi impara il dialetto GENOVA. I ragazzini delle scuole elementari della Liguria che dimostreranno, dinanzi a una commissione specializzata, una disinvolta conoscenza del loro dialetto (i vernacoli mutano, si sa, anche da paese a paese della stessa vallata, o addirittura da quartiere a quartiere della stessa città) potranno vincere premi in denaro o viaggi premio. Questo accadrà in virtù d'una legge che ieri mattina è stata votata all'unanimità dal Consiglio regionale della Liguria, su proposta d'un consigliere di Alleanza nazionale, Geniuccio Chierico, che vive a Baiardo, uno dei più singolari centri dell'entroterra imperiese. Chierico, che nella vita privata gestisce un'azienda agricola e che qualche mese fa, per protestare contro le tasse sul gasolio delle serre, si presentò nella sala consiliare con il suo asinelio, ha illustrato il suo progetto, spiegando ai colleghi del Consiglio che in ogni Comune e in ogni Comunità montana si debbono costituire delle commissioni di specialisti, formate da professori, linguisti locali, cultori di storia patria e anche «anziani» capaci di ricordare le più curiose e remote espressioni idiomatiche. «Il concorso - ha aggiunto - con piccoli premi in denaro o viaggi che saranno coperti finanziariamente dai Comuni, dalle Comunità montane e dalla Regione, servirà a stimolare l'entusiasmo e la passione dei nostri ragazzi per il passato della nostra terra». Ogni Comune dovrebbe premiare tre bambini, ma le amministrazioni dei centri più popolosi, dei capoluoghi di provincia, per non parlare di Genova che rappresenta il 40 per cento degli abitanti della Liguria, potrebbero premiarne molti di più. Nei prossimi mesi cominceranno i primi esperimenti: il progetto di Geniuccio Chierico è stato ispirato da un'iniziativa del vicino Principato di Monaco, dove da anni si insegna il dialetto (un genovese arcaico) alle elementari. [p.1.1