«Podici mesi con il mio corpo»

«Podici mesi con il mio corpo» L'attrice testimonial del calendario di Max: non temo confronti con chi mi ha preceduta «Podici mesi con il mio corpo» La Bellucci: nuda, ma senza scandalo MILANO. «Come dice Brigitte Bardot, anche il corpo nudo è un abito di scena», cita Monica Bellucci, l'attrice e modella italiana che da anni vive a Parigi, senza veli per il calendario 1999 di Max, in edicola da oggi. Dodici foto formato magnum, firmate da Fabrizio Ferri tra il mare e la terra di Pantelleria. «Contiamo di superare le 600 mila copie», fa i conti Paolo Bonanni, il direttore di Max, pronto a superare il successo del calendario dell'anno scorso, con Alessia Marcuzzi. Monica Bellucci, è al suo primo calendario? «Sì, a parte una foto uscita sul calendario Pirelli negli anni scorsi. Venendo dal mondo della moda mi sembrava un passaggio necessario». Veramente, sono soprattutto i personaggi della tv a finire sui calendari... «E' vero. Ma questa è solo una tendenza degli ultimi anni. Da sempre sono le modelle o le attrici ad esibirsi. Pensiamo a Linda Evangelista, Cindy Crawford, Christy Turlington, Eva Herzigowa...». Adesso tocca a lei, non è vero? «Sono italiana, mi piaceva lavorare a questo progetto italiano con un grande fotografo come Fabrizio Ferri. Mi sono detta: "Monica, o adesso o mai più"». C'è uno specifico femminile, nelle sue foto? «Certe foto appartengono sia al femminile sia al maschile. Se si riferisce al discorso di apparire nuda, c'è un altro aspetto che va sottolineato». Quale? «Per chi viene come me dal mondo della moda, è un'abitudine utilizzare il proprio corpo. Io non mi sono mai posta molti problemi davanti a una macchina fotografica. E poi che differenza c'è, quando alle sfilate si vedono modelle con abiti trasparenti?». E nel cinema, lei ha girato diversi film... «Io non ho avuto mai particolari problemi ad esibire il mio corpo. Vorrei citare nuovamente B. B.. Quando sostiene che anche un corpo è un abito di scena, ha perfettamente ragione. Non ci scandalizziamo davanti a una foto di nudo...». Davanti a che cosa, allora? «Mi scandalizzo davanti a immagini di bambini che muoiono di fame. Non davanti alla bellezza. La bellezza è poesia». Teme la concorrenza di chi l'ha preceduta? Si sente in gara? «Assolutamente no. Non devo battere nessuno. E poi non sarò mica la più sfortunata... Io non sono un personaggio della televisione, vengo dal mondo della moda. E come modella ho lavorato con i più grandi fotografi, sono stata molto fortunata. La chance me l'ha data Oliviero Toscani, a lui devo la prima copertina di Elle francese. Adesso torno a lavorare con Fabrizio Ferri, per questo prodotto tutto italiano». Lei vive da anni a Parigi. Vuol dire che sta pensando di tornare in Italia? «Io sono figlia dell'Europa, vivo tra Parigi e l'Italia, per queste foto sono andata a Pantelleria. Mi sembra sbagliato parlare di una nazione sola». In un sondaggio in Francia, l'hanno definita l'italiana più bella. «Mi sento mediterranea. La mia mediterraneità me la porto dietro. Vorrà dire che rappresento qualcosa di noi italiani che piace all'estero». Parliamo dei suoi programmi futuri. Del cinema. «In Spagna è uscito da poco un film in costume, ambientato nell'800. Si intitola "Quelli che amano". Ho appena finito di girare una produzione francese, dal nome "Come un pesce fuori dall'acqua". In un altro film francese in lavorazione faccio la parte di una prosiituta. E poi sto iniziando una produzione in Gran Bretagna, una commedia romantica». Fabio Potetti «Anche la nudità è un abito di scena Ho fatto la modella e non ho problemi davanti all'obiettivo» mm^m-mm