Mastella: le briciole non ci interessano di Fabio Martini

Mastella: le briciole non ci interessano HHHHH IL SEGRETARIO DELL'UDR Mastella: le briciole non ci interessano Cogliono farci passare per biechi lottizzatori» OROMA NOREVOLE Mastella, questo «mercato» sulle commissioni non è un grande spettacolo, lo ammette? «La verità sa quale è? Vogliono farci passare per lottizzatori in un Paese nel quale hanno allegramente lottizzato tutti; il J?olo e l'Ulivo. Come si vede in tutti i consigli di amministrazione e anche alla Rai». M»'voi siete, o quanto meno apparite, i più «affamati»... «Ma cosa dice? Lo sa che noi siamo la terza forza della coalizione? Lo sa che il governo dell'Ulivo non c'è più e invece le commissioni parlamentari sono ancora tutte dell'Ulivo? Ma comunque le annuncio una novità: a noi le briciole non interessano, se le tengano!». Cosa significa? «Vede, hanno tirato in ballo il povero Tassone, lo hanno fatto transitare virtualmente alla presidenza della commissione Lavoro, poi alla Giustizia. Ma per noi il rispetto delle persone è importante e allora diciamo grazie: Tassone da oggi è il nuovo vicesegretario dell'Udr e non c'è più il problema». Significa che rinunciate alla presidenza di commissione? «Sì, non vogliamo più commissioni. Facessero loro quel che vogliono». C'è il trucco sotto? Vi tirate momentaneamente indietro, ma la questionecommissione resta aper¬ ta? «Non ci siamo capiti. La questione per noi è chiusa. Se Mussi e Veltroni vogliono distribuire le commissioni a quelli dell'Ulivo che sono restati senza, facciano pure. Ma lei può pensare che noi faremo saltare il governo per una commissione?». Far saltare il governo no, ma mollare la presa subito non è da voi... «E invece no, noi vogliamo far politica. A tutto campo, terremo duro sulla parità scolastica e su questa questione vediamo che farà D'Alema e cosa farà Veltroni. E poi è ora di finirla con questa immagine ripetitiva sull'Udr». Sarà un cliché ma ogni volta che c'è una poltrona in ballo, voi lottate come leoni... «La vogliamo dire tutta? Noi abbiamo fatto dimettere 5 assessori su 12 in Campania, abbiamo fatto dimettere il presidente della Regione Sicilia ed è stato eletto uno dei Ds. Se loro entrano al potere in Sicilia e in Campania è tutto normale, non ci sono mal di pancia, pruriti morali. Peccato che loro non siano in grado di far dimettere neanche un presidente di commissione. Diciamolo: tutta questa vicenda è veramente incredibile». Insomma gli affamati di poltrone sarebbero i vostri alleati... «Scusi, ma lei ha sentito qualcuno dell'Udr chiedere: fateci entrare nelle Regioni rosse? No, perché non ce ne frega niente! E ancora: lei lo sa che io mi sono dimesso da vicepresidente della Camera e potevo restare perché l'onorevole Pivetti in una condizione ana¬ loga restò?». Ma perché si è arrivati in questa impasse? «A me sembra che nei Ds ci siano più correnti che nella de...». Ma sulle commissioni quale era l'accordo con i Ds? «Prima ci hanno detto: la Giustizia è vostra. Poi hanno corretto: siccome la Finocchiaro non ha nulla, la mandiamo alla Giustizia ma tranquilli perché facciamo dimettere uno dei nostri. E la Finocchiaro mi ha detto: "Maste' noi siamo talmente seri che se servisse, io mi dimetto". Ma si è dimessa la Finocchiaro? E il senatore Pinto eletto in modo anomalo? E' restato al suo posto. Diciamolo: ci fanno passare per ascari, ma noi siamo il partito più serio della coalizione!». Ma nel governo siete stati ripagati con fior di ministeri, o no? «E ci mancava pure che facevamo nascere un nuovo governo gratis! Noi siamo stati determinanti e in ogni caso mica ci hanno dato 20 ministri, ce ne hanno dati tre». Con D'Alema il rapporto comincia a incrinarsi? «Finora gode della stima incondizionata. Mi auguro di non arrivare alla stima condizionata. Per ora quel che non vedo è il colpo d'ala, la fantasia al potere». Nelle ultime sta prendendo corpo l'idea dell'ineluttabilità del referendum. Per voi non è un bello scenario? «Anche chi non è convinto, si lascia trascinare. In questi casi la politica è come le sette suicide americane. Tutti a morire assieme perché sembra più bello farlo assieme piuttosto che da soli». Per le Europee si parla già di una lista Ppi-Udr, ma se vi chiedessero di infilare l'Ulivo nel simbolo, voi ci stareste? «L'Ulivo? Non se ne parla. Ma se ci mettiamo anche il susino e il pero, facciamo la... serra di Noè!». Fabio Martini «Avete mai sentito qualcuno dei nostri chiedere di entrare nelle regioni rosse? No, perché non ce ne frega niente»

Luoghi citati: Campania, Sicilia