INZAGHI RILANCIA

INZAGHI RILANCIA La sconfitta dell'Olimpico non ha ridimensionato i programmi bianconeri e il bomber suona la carica INZAGHI RILANCIA «Juve da scudetto l'ho capito a Roma» ROMA DAL NOSTRO INVIATO Ci sono sconfìtte che non lasciano traccia e possono addirittura farti sentire più forte di prima. Non è un paradosso, è quanto pensano quelli della Juve più che mai sicuri di essere sempre la squadra da battere. Lippi ebbe la stessa sensazione nella scorsa stagione dopo aver perso a Milano con l'Inter. La storia dimostra che non fu un visionario. Questa volta è Inzaghi a proclamare che due gol non scalfiscono la supremazia bianconera. Così la Juve potrà mantenere intatto il proprio stile che, secondo il centravanti, si estrinseca in un modo soltanto, ovvero «con la vittoria sul campo». Il sole di Roma mette allegria, SuperPippo è il ritratto dell'ottimismo: «Come sto? Il morale è altissimo e non credo di sbagliarmi se dico che la Roma ci ha fatto capire tante cose, prima di tutto che siamo ancora una squadra da scudetto». Tolto il rammarico per le occasioni sprecate, questo è in fondo il pensiero di tutta la Juve, abituata ad arrendersi un minuto dopo gli altri. I Lippiani l'hanno proclamato domenica, Inzaghi lo ripete con toni chiari dopo che si sono stemperate le tensioni. Ieri mattina lui e Totti a tirare il gruppo in allenamento, pronti ad aiutare Zoff, prima di nuove sfide per lo scudetto. Le sconfitte passano, la consistenza del gruppo resta. Pippo nè è sicuro: «Insieme abbiamo fatto autocritica sugli errori commessi in attacco e in difesa. Questa è una squadra di amici, lo dimostriamo ogni volta nelle difficoltà. Di sicuro siamo stati ingenui nell'occasione del gol di Paulo Sergio; certi episodi si sono già verificati e non devono più ripetersi. Ma la prestazione resta, aldilà del fatto che non siamo riusciti a segnare. La verità è che perdere a Roma non può essere motivo di vergogna: in un campionato così equilibrato ormai si rischia dappertutto». Tre i motivi che fanno sperare in un'altra stagione ricca di soddisfazioni. Li elenca Inzaghi: «L'abitudine a vincere, la determinazione e il gruppo. E' chiaro che di mezzo ci sono pure avversari sempre più forti, tuttavia lotteremo come sempre fino alla fine. Mi piace il Parma che ha una difesa forte e, come ha insegnato la Francia al Mondiale, le vittorie si costruiscono proprio cominciando a non prendere gol. E aspetto il ritorno dell'Inter: la partita di domenica a Firenze servirà per capire fino a che punto possano essere in lizza per lo scudetto». Rivisitando la sfida dei veleni, l'attaccante viene colto da un sussulto di nostalgia. «Non mi sono sentito isolato in attacco. Il primo tempo è stato perfetto e mi è sembrato di essere tornato ai tempi dell'Atalanta: io unica punta, un rifinitore e due compagni sulle fasce. Con questo modulo sapevamo che Davids avrebbe potuto rendersi pericoloso in attacco. Non avevamo messo in preventivo che sbagliasse davanti al portiere». Ma la Juve non lo lascerà solo a lungo. Moggi cerca il vice Del Piero, per Inzaghi ancora una volta la società sceglierà il meglio: «Non ho suggerimenti da offrire a nessuno, dico soltanto che abbiamo già altri giocatori all'altezza. Su tutti cito Amoroso, che finora è stato bersagliato dalla sfortuna. Nel frattempo ci adatteremo, cercando di superarci soprattutto nella partita-chiave di Istanbul. Le voci su Lippi non ci condizioneranno: fra l'altro per me è possibile che rimanga». Anche Iuliano si dimostra fiducioso: «Ma non dovremo più essere polli come in occasione del primo gol. Non ci era bastato essere inguenui a Udine, abbiamo concesso il bis. Sono particolari da migliorare e che comunque nulla tolgono ai nostri meriti. Ogni anno accusiamo degli sbandamenti, questa volta il calo di tensione è arrivato prima del solito. L'importante è trovare in fretta l'assetto migliore in campo, nonostante le assenze. Già domenica si è visto che con Deschamps è più facile. E poi ci serve un pizzico di concretezza in più in attacco». L'entusiamo non contagia Pessotto, che domani contenderà a Torricelli la maglia di titolare azzurro. Il terzino affronta la realtà con prudenza: «Gli infortuni a catena ci penalizzano. Senza Del Piero per molto tempo sarà difficile ripetersi. Ci sono così tanti contrattempi che Lippi fatica a trovare i rimedi. E Monterò non può essere giustificato per ciò che ha fatto. Stringiamo i denti, tuttavia se penso al Galatasaray non ho molte ragioni per essere ottimista». Fabio Vergnano SuperPippo: «Il morale è alto, siamo un gruppo di amici che sa fare autocritica; nessuno ha la nostra grinta» Micidiale ih cài», dove Batistuta e Edmundo si confermano una coppia impossibile da marcare. Delvecchio è maturato, "lotti sta diventando un leader. Il gruppo ci crede e la vittoria sulla juve ha accresciuto la fiducia. \ OGR&FtA :MUE SETTI BRANDI SALUTE B I MEMO Tre sconfìtte esterne sono troppe per sognare, la difesa non è solida. Rendimento legato agli umori delle sue stelle. i f Restano il carattere e la qualità di un gruppo solido, ludor è una bella realtà, la posizione di classifica è buona, Dopo un inizio incerto Malesani ha conquistato la piazza e trovato un gioco, La squadra perde poco (una volta), Crespo è l'arma in più; L'euforia in eccesso potrebbe creare pericolosi contraccolpi. Fuori casa (solo 2 punti) manca ancora il passo da grande. L'attacco (solo 12 gol) è il più povero del trio di testa. E le alternative denunciano più problemi del previsto. C'è grande entusiasmo, ma I esclusione dalla Coppa Uefa potrebbe lasciare il segno anche sotto il profilo psicologico. Non pesano gli infortuni di Konsel, Tetradze e Wome. Sensi cerca ancora un rinforzo importante. ?,5 I tormenti di Dino Baggio (tentato dal Milan) possono diventare un handicap. Segna ancora con grande fatica. L'assenza di Del Piero pese-; rà per tutta la stagione. Amoruso ha problemi fisici.1 Anche Davids (stirato) è ko: e Monterò sarà squalificato.; Cliampions League a rìschio, j Per Asprilla un'altra stagione difficile. Problemi fisici per Apolloni. Sitatile fatica a trovare spazio. : Lo scórso anno era al 9° posto; già fuori dal giroscudetto. Lentamente il gioco di Zaccheroni viene assimilato. Nonostante Bierhoff, l'attacco alterna luci a ombre. Difesa sempre a rischio: sul fuorigioco è emergenza continua. Lehmann ha deluso. Ronaldo non s'è mai visto, | la sua assenza iniziale ha de-1 terminato insicurezza. | Sono 9 i punti in meno I rispetto all'anno scorso, e | già 15 i gol subiti. I Sintomi di ripresa dopo i troppi ko iniziali. E la squadra è solidale con il suo contestato allenatore. 1 Erlkssori garantisce equilibrio in spogliatoio e, recuperando i pezzi da || novanta, può trovare anche una squadra. Il distacco è già pesante, c'è grande delusione rispetto alle attese e al potenziale tecnico della rosa. N'Gotty ultimamente denuncia qualche problema fisico. Maldini non è sempre al massimo, la vecchia guardia è un po' logora. 16,5 5,5 : Mentre sta faticosamente I recuperando Ronaldo e | Robi Baggio, Simoni ha I perso Ventola: mai una rosa al completo. | Vieri sta per tornare, ma gli occorrerà tempo per [trovare la forma. Idem per Nesta. De La Pena e Boksic restano enigmi, j Inzaghi, a sinistra, farà coppia in azzurro con Totti; a destra, Trap

Luoghi citati: Firenze, Francia, Istanbul, Milano, Roma, Udine