La Rai scommette sulla musica di Armando Caruso

La Rai scommette sulla musica Primo appuntamento il 19 dicembre con il «Così fan tutte» di Strehler La Rai scommette sulla musica Una stagione lirica e sinfonica sulle tre Reti TORINO. Alle soglie del Duemila la Rai si collega in teleconferenza stampa a tre: Roma, Milano, Torino. Ponti-tv e qualche difficoltà nei collegamenti audio; da Roma il telecronista sottolinea che Torino «è un po' lontana», il presidente della Rai, Zaccaria, lascia la parola al consigliere Vittorio Emiliani, il quale corregge l'annunciatore: «Non si tratta proprio del Rinascimento, ma della rinascita della musica sinfonica e lirica nella tv di Stato». La Rai, s'è accorta di aver perduto un tempo infinito, rispolvera idealmente gli anni d'oro dei concerti «Martini & Rossi» e delle trasmissioni operistiche fine Anni 50 inizio 60, fa tesoro delle sofisticate tecnologie, annuncia un futuro di musica classica e operistica tra '700, '900 e musica contemporanea; il ritorno di serate musicali e di palinsesti culturali. Spira aria d'Europa e Roma si adegua. Così chiama a raccolta Milano e Torino. L'Orchestra Sinfonica Nazionale, rinata dalle ceneri delle altre formazioni da tempo cancellate, si esibirà in diretta tv non più soltanto su Radiotre, ma anche su Raiuno, Raidue e Raitre. Si è messo in cantiere, sia pur con grave ritardo rispetto ad altre nazioni e soprattutto rispetto ad una corretta divulgazione culturale televisiva, un progetto moderno: la Rai così avrà una sua stagione lirico-sinfonica e di musica da camera, come si conviene alle grandi istituzioni europee. Finalmente si potrà parlare di un vero servizio pubblico di Stato. Emiliani snocciola il cartellone tv: la stagione di Raidue si aprirà il 19 dicembre con «Così fan tutte», ultima regia di Strehler; nel '99 trasmetterà tredici titoli operistici più cinque che «produrrà» Raisat. Cinquantatré i concerti: 38 in diretta e 15 in differita. Sono cifre rispettabili, crescerà la collaborazione con i teatri destinata ad contrastare l'affermazione di Mediaset: entrano la Filarmonica della Scala (sottratta così a Rete 4?), Ferrara Musica, il San Carlo, Ravenna Musica, Santa Cecilia, il Regio di Torino, il Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice di Venezia, naturalmente l'Orchestra Sinfonica Nazionale di Torino. La musica ritorna prepotentemente alla ribalta tv, si rafforzano anche i palinsesti radiofonici «dove - interviene Santalmassi, direttore di Radiorai - è sempre tenuta in considerazione». E chiarisce: «Avremo musica da Camera in diretta con Radio Suite, mentre si dovrà dare fiato alle opere ridotte per ragazzi». La tv su Raiuno prevede invece la trasmissione di «La Forza del destino», «Il barbiere di Siviglia», «La vedova allegra», «La Nina pazza per amore». Dodici puntate di un'ora l'ima saranno dedicate alla lirica per raccontare le opere. Raiuno trasmetterà i Concerti di Natale da As¬ sisi e dalla Scala di Milano; il Concerto di Capodanno da Vienna e dell'Epifania da Santa Chiara a Napoli. Il Concerto per l'Europa, il 9 maggio da Assisi; quello per la Festa della Repubblica il 2 giugno dal Quirinale con l'Orchestra Nazionale della Rai. Ma c'è anche il Concerto per la Pace da Ravenna diretto da Muti. Un pensiero è corso al 2001, centenario della morte di Giuseppe Verdi. Ci sarà un dono per le scuole superiori: seimila antenne paraboliche perché i ragazzi possano «prendere» i canali satellitari. Una «rivoluzione» musicale che coinvolge Raidue e Raitre, e consente di «masterizzare» le opere di Maderna, Nono e di diffondere la «Nuova rivista musicale italiana». Raitre il 6 dicembre aprirà la sua stagione con «Trentadue piccoli film su Glenn Gould» di Frangois Girard. A proposito di musica contemporanea, la Rai ha stretto un impegno con il laboratorio di Luciano Berio «Tempo Reale», di cui è vicepresidente il nuovo direttore artistico dell'Orchestra Sinfonica Nazionale, Daniele Spini, presentato ieri ufficialmente a Torino e salutato con vivissima amicizia da Sergio Sablich (che assume l'oneroso incarico di sovrintendente dell'Opera di Roma) e dagli stessi musicisti dell'orchestra. Armando Caruso