Wall Street ritrova quota 9000 di Zeni

Wall Street ritrova quota 9000 Il Mibtel raggiunge i 21 mila punti. Ha guadagnato il 27% in un mese Wall Street ritrova quota 9000 Borse euforiche in attesa di un calo dei tassi MILANO. Di nuovo tutte su appassionatamente, le Borse. E a spingerle, ancora una volta, le speranze di nuovi tagli dei tassi d'interesse. In America come in Italia. Così succede che a Wall Street l'indice Dow Jones dopo tre mesi e mezzo riconquisti quota 9 mila che è un po' l'Everest dei mercati finanziari. E succede che l'indice Mibtel a Piazza Affari recuperi quota 21 mila con un recupero del 27,8 per cento in un mese. Tutte su, appassionatamente, aspettando segnali che, secondo qualcuno, potrebbero arrivare già oggi da Washington, dalla riunione del Federai open market commitee, l'organismo che decide la politica monetaria Usa. Molti analisti, a dire il vero, non sono affatto convinti che la Federai Reserve di Alan Greenspan già oggi ritocchi al ribasso i suoi tassi d'interesse. Ma intanto anche a Hong Kong (+3%) e a Tokyo (+1,12%) tifano per un ribasso dei tassi. Sulla scia delle chiusure (positive) delle Borse asiatiche, il lunedì parte bene anche in Europa. Piazza Affari apre in rialzo dell'1,1 per cento, Parigi recupera 1' 1,02 per cento, Londra lo 0,16 per cento. A spingere in rialzo Francoforte e Parigi si aggiungono anche le voci sull'imminente maxi-fusione tra colossi chimici, tra la tedesca Hoechst e la francese RhònePoulenc. Ma è da Wall Street che tutti i mercati aspettano un segnale definitivo: finita la paura di un possibile intervento statunitense in Iraq, si chiedono gli analisti e gli operatori, come reagirà la grande Borsa alle aspettative sulle decisioni della Fed? Alle quattro l'indice Dow Jones apre su dello 0,63% e in dieci minuti supera quota 9 mila che non toccava dal 31 luglio, prima cioè dei momenti più duri della crisi finanziaria d'estate. Per le Borse europee, a un'ora dalla chiusura, è la ciliegina che si aspettavano: avanti con i rialzi. Anche perché, nel frattempo, le buone notizie si sono moltiplicate. C'è Oskar Lafontaine, per esempio, ministro dell'Economia tedesco da sempre favorevole a una politica sui tassi meno rigida di quella finora adottata dalla Bundesbank di Hans Tietmeyer: ebbene, Lafontaine ieri ha di nuovo insistito nella sua tesi ribadendo l'esigenza che la Bce, la Banca centrale eu- ropea, faccia la sua parte per favorire una politica di sviluppo capace di creare nuova occupazione in Europa. In una parola riduca i tassi. Quasi negli stessi minuti tocca ad Antonio Fazio, il governatore della Banca d'Italia, dire la sua: entro la fine del- l'anno, assicura, e comunque non all'ultimo minuto la Banca d'Italia porterà il tasso di sconto nella media prevista dalla convergenza verso l'Euro e cioè lo abbasserà dall'attuale 4% al 3,30%. Piazza Affari esulta e immagina subito che il nuovo ta¬ glio dello sconto potrebbe arrivare a legge finanziaria approvata, si spera a metà dicenibre. Così, mentre a Wall Street il Dow Jones cresce dello 0,7% (ha poi chiuso a quota 9011 ), l'Europa delle Borse chiude sotto il segno dell'ottimismo: meglio di tutti Francoforte (Xetra-Dax su del 3,06%) ma bene anche Parigi (+1,67%), Londra (+0,87%), Zurigo (+1,05%), Milano (+1,77%). E in Piazza Affari, effetto tassi a parte, tra banche che salgono (Comit +3,11%), banche che scendono (-0,48% la Bnl nel primo giorno di Opv), Alitalia e Montedison che volano, entrambe, oltre il 6%, la Lazio calcio che perde in Borsa (-2,69%) dopo aver perso sul campo col Venezia, c'è anche 1'«effetto Bernabè», attuale amministratore delegato dell'Eni in procinto di trasferirsi a Telecom. Piace, e molto, al mercato l'idea di Franco Bemabè in Telecom che anche ieri è salita del 2,71 per cento con scambi per 430 miliardi di lire. Ma per una Telecom che sale, ecco l'altro gigante di Piazza Affari, l'Eni, che paga le incertezze sull'assetto futuro di vertice scendendo del 2,11 per cento con scambi per 259 miliardi. Armando Zeni la grande rimonta americana [L'ANDAMENTO DELL'INDICE DOW JONES DAL 1 Venerdì Lunedi 23 0tt. 26 Ori. Venen 31 Ott. 2 Nov. Venerdì Lunedi 6 Nov 9 Nov. Venerdì Lunedi 13 Nov 16 Nov.

Persone citate: Alan Greenspan, Antonio Fazio, Bernabè, Franco Bemabè, Hans Tietmeyer, Lafontaine, Oskar Lafontaine