La crisi asiatica colpisce la chimica made in Italy

La crisi asiatica colpisce la chimica made in Italy CONGIUNTURA L'industria: servono spinte per gii investimenti La crisi asiatica colpisce la chimica made in Italy MILANO. Il settore della chimica nel mondo è in difficoltà, colpito dalla crisi asiatica che ha spinto al ribasso le prospettive di crescita nel '98 in Italia, mentre anche per il l'anno venturo si prevedono sostanziali miglioramenti del quadro generale. Lo afferma Federchimica nel «panel» congiunturale presentato ieri a Milano ha rilevato che nel '98 la crescita produttiva in Italia sarà limitata all'I per cento. Una situazione è stato sottolineato - alla quale si aggiungono le difficoltà sui prezzi, con pessimistiche previsioni che si prolungano a tutto il '99, quando la crescita non andrà oltre l'I,5%, ancora una volta inferiore alla media europea (che sarà del 2,2%). Un forte rallentamento - afferma il rapporto di Federchimica - è stato registrato anche in altri Paesi europei, ad ecce¬ zione di Francia e Spagna, che continuano a crescere. Lo sviluppo della chimica europea è stato inferiore alle attese (2,1%) ed il saldo commerciale con l'Asia è peggiorato di 3,5 miliardi di Ecu (quasi 7000 miliardi di lire) con un impatto sui livelli produttivi pari a un punto percentuale. «Il pessimismo nella chimica viene anche dalle difficoltà sui prezzi - ha affermato Giorgio Squinzi, presidente di Federchimica - in particolare nella petrolchimica, dove sono diminuiti del 30% tornando ai minimi degli anni 92/93 e del 95/96». Tra il '90 e il '98 la produzione italiana è cresciuta solo del' 11 4%, contro una media europea del 26%, ha sottolineato Guido Venturini, direttore di Federchimica, per il quale è necessaria un'azione che faccia ripartire gli investimenti, [r. e. s.]

Persone citate: Giorgio Squinzi, Guido Venturini

Luoghi citati: Asia, Francia, Italia, Milano, Spagna