Molte piste ma ancora non ci sono sospettati di F. Poi.

Molte piste ma ancora non ci sono sospettati LE INDAGINI Molte piste ma ancora non ci sono sospettati BERGAMO. «Stiamo verificando se le tre donne assassinate si conoscessero, ma è solo un'ipotesi di lavoro», spiegano i carabinieri di Bergamo. Mentre confermano che al momento non ci sono sospettati per gli omicidi o le aggressioni ai danni delle prostitute che lavorano per strada, sulle provinciali a cavallo tra l'Adda e il Brembo. «Ogni ipotesi viene vagliata», confermano, adesso che del caso si occupa la magistratura di Bergamo, quella di Milano e pure quella di Monza. «Nessuna pista è esclusa», precisano mentre non si ferma la caccia all'uomo con la Mercedes nera, segnalato da alcune prostitute massacrate di botte. Sono tre gli omicidi su cui indagano i carabinieri - Donata Landi, Graziella Ginalli e l'ultima uccisa a Suisio, Loredana Maria Piazza - mentre viene sempre di più esclusa la stessa mano nel caso della nigeriana Joy Ovadia, del cui omicidio deve rispondere un marocchino, in carcere dall'estate. I magistrati e i carabinieri si sono incontrati col medico legale, dopo l'autopsia sulla vittima. L'arma del delitto sarebbe un corpo contundente privo di spigoli, un bastone o una pietra di fiume. Gli inquirenti cercano di mantenere un certo riserbo, convinti che questo possa aiutare a venire a capo di un'indagine difficile, sempre in bilico tra il fatto episodico e il serial killer. Si tenta un identikit, basandosi sulle descrizioni fatte da numerose prostitute (la maggior parta di colore) aggredite. Intanto non si ferma il lavoro del Cis dei carabinieri di Parma, che sta cercando le tracce del Dna lasciato dall'assassino di Loredana Maria Piazza, per confrontarle con gli altri casi. [f. poi.]

Persone citate: Graziella Ginalli, Landi, Loredana Maria Piazza, Ovadia

Luoghi citati: Bergamo, Cis, Milano, Monza, Suisio