Denaro «senza firma » di F. 1.1.

Denaro «senza firma » Denaro «senza firma » Carte di credito anonime per ipagamenti «sporchi» ROMA. «Denaro elettronico» e «moneta virtuale». Non è fantascienza: si tratta di nuovi strumenti di liquidità che offrono la possibilità di trasmettere il valore in reti telematiche con messaggi opportunamente codificati. Le loro caratteristiche non possono che essere gradite a chi ha da nascondere: convertibilità, trasferibilità, anonimato, bassissimo livello di rischio. Per questo lo strumento potrebbe rivelarsi il più ambito dalla criminalità organizzata, specialmente in quei Paesi, come gli Stati Uniti, dove un terzo degli utenti di Internet hanno già effettuato transazioni commerciali «on line» e più del 10 per cento acquistano attraverso la rete prodotti finanziari di vario genere. Che cosa accadrebbe se - come ipotizza la ricerca di «Narcomafie» - i boss cominciassero ad usare carte di credito anonime? E se decidessero, per esempio, di entrare direttamente nel mondo delle scommesse e dei casinò virtuali, sviluppando un proprio sito web in Internet?. [f. 1.1.]

Luoghi citati: Roma, Stati Uniti