In Puglia un'invasione senza fine

In Puglia un'invasione senza fine Massima allerta sulla costa per una nuova ondata di albanesi favorita dal mare calmo In Puglia un'invasione senza fine Ieri notte sono sbarcati in trecento, altri in arrivo LECCE. Non c'è controllo che tenga. Non appena il mare Adriatico si placa, la flotta dei gommoni prende il largo. Nelle ultime 24 ore, circa 300 le persone sbarcate, anzi gettate in acqua dagli scafisti. E con i traghettatori che avevano a bordo kosovari, turchi, iracheni di etnia curda e albanesi, è arrivata anche la droga, quasi 250 chili di marijuana. Cinque albanesi sono stati arrestati. Erano in possesso, oltre che della droga, di una pistola e di munizioni. Altri due sono finiti in carcere perché, residenti in Italia e con regolare permesso, collaboravano con le organizzazioni criminali albanesi procurando ai profughi i taxi che li avrebbero condotti lontano dalla costa e dai controlli delle forze di polizia. I carabinieri hanno scoperto questa ultima collaborazione dopo avere controllato un telefono cellulare di un immigrato ospite del centro di accoglienza di Melendugno. Gli ultimi numeri chiamati erano quelli dei taxisti, ai quali l'immigrato si era rivolto per prenotare una vettura indicando il punto in cui la notte sarebbero arrivati, con i gommoni, alcuni suoi connazionali. I due taxisti albanesi sono finiti in carcere con l'accusa di concorso in favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Ieri mattina i carabinieri li hanno catturati a Torre dell'Orso, sulla costa, dove avevano appena intascato da due albanesi sbarcati da un gommone 350 mila lire. I soldi li avevano in tasca ed erano bagnati, come i clandestini, scaricati in mare dagli scafisti. Ai due albanesi arrestati, Altin Cipaj e Arsen Blushaj, di 26 e 20 anni, rinchiusi ora nel carcere di Lecce, i carabinieri hanno sequestrato l'auto e due telefoni cellulari. Gli sbarchi sono avvenuti in prevalenza nel Salento, come sempre, sulle spiagge di Torre dell'Orso, Frigole, San Cataldo, Otranto, e in questi stessi punti sono stati recuperati, in borsoni, 49 chili di marijuana. Altri 200 chili, invece, ne sono stati sequestrati sulla costa brindisina. Con la droga, sono stati messi sotto sequestro una pistola, un silenziatore e 25 cartucce, in possesso di Hit Krasniqi, Alket Kanani ed Eva Zagori, albanesi di 23, 26 e 22 anni. Ma profughi sono arrivati anche sul Gargano, a Manfredonia: 50 kosovari, anche 12 donne e 29 bambini. Gli immigrati hanno riferito di essere partiti da Durazzo (Albania) con un motoscafo: gli adulti hanno pagato 2 mila marchi tedeschi ciascuno, i bambini 500 marchi. Le imbarcazioni che si dirigono sul Gargano partono dal Nord dell'Albania, da Durazzo. Questa è diventa¬ ta la rotta alternativa alla classica Valona-Otranto, appena 41 miglia di mare coperte dai veloci gommoni in meno di due ore. Si segnala peraltro una ripresa delle partenze di albanesi, dopo l'esodo degli ultimi mesi, che ha interessato in grandissima parte kosovari e curdi. Se gli arrivi illegali dall'Albania sono praticamente inar- restabili, quelli legali sono assai faticosi, come dimostra la vicenda di 12 bambini albanesi cardiopatici in attesa di raggiungere l'Italia per sottoporsi a delicate cure mediche. Grazie ad un accordo tra l'ospedale pediatrico Giovanni XXIII e l'ospedale generale di Durazzo, medici italiani si recano ogni mese in Albania per individuare quei bambini affetti da malattie serie e perciò bisognosi di cure. Nove bimbi albanesi sono già stati operati a Bari, ma per gli altri 12 non c'è ancora il visto di espatrio. Pur essendo i costi di viaggio e di degenza a carico dell'ospedale barese, i bambini non sono ancora autorizzati a partire per l'Italia con le loro famiglie. Le stesse incomprensibili lungaggini burocratiche che limitano l'afflusso legale di immigrati in Italia alimentando il mercato parallelo e illegale dei mercanti di uomini. Cosicché si registra la paradossale situazione degli ingressi legali ai quali pochissimi fanno ricorso e di quelli illegali che sono in costante aumento. Sandro Tarantino Un gruppo di kosovari appena sbarcato sulle coste pugliesi attende di essere trasferito nel centro di accoglienza

Persone citate: Alket Kanani, Altin Cipaj, Gargano, Krasniqi, Sandro Tarantino