Fondi, chi ha battuto l'Orso

Fondi, chi ha battuto l'Orso ANÀLISI f E'presto per parlare di ripresa certa delle Borse, ma V estate nera è alle spalle. Sipuò quindifare un bilancio sulle qualità difensive dei gestori Fondi, chi ha battuto l'Orso CON ottobre si è chiuso un trimestre nero per i risparmiatori, con performance medie dei fondi azionari e bilanciati ampiamente negative (vedi tabella). E la ripresa a singhiozzo delle ultime settimane, registrata in quasi tutte le Borse mondiali, non ha ancora riportato gli indici ai livelli massimi, anche se la tendenza al rialzo sembra consolidarsi. RAPPORTO DI FIDUCIA A ottobre sono confluiti nei fondi quasi 41.500 miliardi di lire a fronte di circa 26.500 miliardi di riscatti. La raccolta netta è stata quindi pari a poco meno di 12 mila miliardi, 800 miliardi in più che a settembre. Il fuggi-fuggi, dunque, non c'è stato, segno di un sempre maggiore interesse dei piccoli-medi investitori nei confronti del denaro gestito da professionisti. Ma è opportuno che il rapporto di fiducia, dimostrato da chi affida il proprio denaro, poggi su solide basi. In altri termini: è normale fidarsi delle parole del promotore finanziario al momento della firma del contratto, soprattutto se non si hanno idee chiare sul particolare settore finanziario prescelto (di solito è presentato come «in fase di sviluppo e potenzialmente redditizio», ma si deve diffidare sempre del rendimento prospettato come «sicuro»), PROFESSIONALITÀ' Ma poi, quando il denaro è confluito in un ben definito prodotto di una delle 19 famiglie di fondi, è bene che il risparmiatore non si lasci mai abbagliare - in positivo o in negativo - dal rendimento, assunto come cifra assoluta (per esempio, il valore della quota è salito da 12.250 a 12.960 lire; oppure è sceso da 12.960 a 12.250 lire). Sono dati che, da soli, dicono assai poco sulle capacità del gestore. Quelle cifre vanno «sempre» confrontate con il benchmark, vale a dire con la performance di un parametro finanziario di riferimento, dichiarato «prima» dal gestore. Già ora molti fondi, soprattutto per motivi di marketing, indicano un ben- chmark di riferimento; cosa che, a partire dal gennaio '99, diverrà obbligatoria (il raffronto dovrà essere riportato sul rendiconto semestrale di gestione, così come prevede il Testo Unico dei mercati finanziari). Non soltanto, il parametro dovrà essere omogeneo con il tipo di prodotto cui si riferisce. Il discorso, è bene precisarlo, vale tanto per i fondi comuni di investimento quanto per le gestioni e i fondi pensione. DIRETTIVE CONSOB Sono possibili tantissimi benchmark, l'importante è che quello scelto (o «costruito» dal gestore del singolo fondo in base alle direttive Consob) sia compatibile con il prodotto cui viene riferito. Per esempio, se il fondo investe esclusivamente nei titoli-guida della Borsa di Milano, il benchmark ideale sarà il Mib 30; se investe su tutti i titoli, potrebbe essere il Mibtel; se punta solo sulle azioni a media capitalizzazione, dovrà essere il Midex. A MEDIO-LUNGO Una buona gestore, quindi, ho come scopo quello di battere il benchmark. Ma una valutazione seria, dal momento che si parla di un investimento a medio-lungo termine, deve tenere conto anche di altri parametri. Per esempio, non tanto dell'«impennata», in singoli periodi, bensì del rendi- mento il più possibile lineare nelle fasi alterne del mercato: ciò che si traduce in bassa volatilità, quindi in minor rischio. Se il risparmiatore tiene d'occhio il comportamento del gestore cui è affidato il denaro può intervenire, in caso di necessità, per modificare il proprio portafoglio: cambiando prodotto (magari rimanendo con lo stessa sim o banca) oppure rivolgendosi ad altri intermediatori. DIFFERENZE Una verifica immediata di quanto affermato si può ottenere leggendo la prima tabella in pagina: l'indice Prime dei fondi azionari italiani (dato medio dell'anda- mento) è calato, nel trimestre 30 luglio-30 ottobre, del 14,97%, mentre il miglior fondo della categoria, il Trading, ha ottenuto un ottimo (è il caso di dirlo) +0,20%. Se in assoluto questo + 0,20% può non entusiasmare, paragonato alla performance media di tutta la famiglia si rivela un risultato più che accettabile. Una forbice ancora più ampia si rileva nella famiglia degli azionari specializzati Paesi emergenti: a fronte di un indice che segna -19,86%, il Mediceo Asia ha ottenuto un quasi incredibile +7,05%. CALCOLO Infine, un cenno al Var-Valore a rischio, che misura la perdita massima che l'indice (e quindi l'investimento) può subire nell'intervallo di tempo considerato, calcolato per Tuttosoldi dalla Fida. I valori, come si vede in tabella, sono ancora elevati in particolare per quanto riguarda gli azionari specializzati Italia (Valore a rischio superiore al 23%, sceso però di 5 punti rispetto alle previsioni del mese scorso). E' bene che il potenziale investitore tenga conto di questi valori nel momento in cui decide di destinare i propri risparmi. Con l'avvertenza di base: non utilizzi fondi azionari per investimenti a breve o brevissimo termine. Carlo Novara NOME DEL F0ND0 PERFORMANCE IND1CE PRIME 30-07-98/30-10-98 F0ND0 TRADING 0,20 AZIONARI ITALIAN! -14,97 GALILEO INTERNAZIONALE -7,45 AZIONARI INTERNAZIONALI -11,37 ITALY STOCK MANAGEMENT -9,20 AZIONARI SPECIAL!ZZATI ITALIA -15,54 EPTA SEL. EUR0PA -11,89 AZIONARI SPECIALIZZATI EUROPA -14,64 PRIME MERRILL AMERICA -4,14 AZIONARI SPECIALIZZATI AMERICA -9,59 EUR0M0B. TIGER FAR EAST 9,35 AZIONARI SPECIALIZZATI PACIFICO -3,71 MEDICEO ASIA 7,05 AZ. SPECIALIZZATI PAESI EMERGENTI -19,86 SP - HAMFJROS HIGHT RISK -0,75 AZIONARI ALTRE SPECIALIZZAZIONI -10,83 F0NDATTIV0 0,46 BILANCIATI ITALIAN! -7,32 SANPA0L0 S0LUZI0NE 3 -0,47 BILANCIATI INTERNAZIONALI -4,26 MEDICEO REDDITO 1,48 OBBLIGAZI0NARI MISTIITALIANI 0,21 AUREO BOND -0,36 OBBLIGAZIONARI MISTI INTERNAZIONALI -1,17 ING SVILUPP0 REDDITO 2,14 OBBLIGAZIONARI PURI ITALIA 1,03 INTERN. BOND MANAGEMENT 3,7 OBBLIGAZIONARI PURI INTERNAZIONALI 0,18 ARCA MM (MONETARIOJ 1,64 OBBLIGAZ. SPECIALIZZATI ITALIA BREVE TERMINE 0,96 EPTA LT 2,72 OBBLIGAZIONARI SPECIALIZZATI ITALIA 1,54 CENT. BOND GERMANIA/DEM 3,04 OBBLIGAZIONARI SPECIALIZZATI AREA MARCO 1,16 ARCA BOND DOLLARI -0,17 OBBLIGAZIONARI SPECIALIZZATI AREA DOLLARO -1,9 EUR0M0BILIARE YEN BOND 12,91 OBBLIGAZIONARI SPECIALIZZATI ALTRE SPECIALIZZAZIONI -2,1 PER UGGERI I 0ATI IL TETTO DEL RISCHIO VALORI A RISCHIO (VAR) CALCOLATI SUGLI INDICI FINANZIARI A FINE OTTOBRE '98. IL VAR ESPRIME U MASSIMA PERDITA (HE I FONDI POTRANNO SUBIRE ENTRO LA FINE DEL MESE. Come tiffiij&are il Var? Anzitutto abbiamo scelto le 12 categorie 0a dasaHioazIone è di Asse-gestioni) maggiormente rappresentative del fondi comuni (ma alcune categorie sono «più estese»: par esempio t fondi azionari Italia sono compresi negiì specializzati Italia). A ognuna è abbinato un indice Var (Valore a rischio), relativo al mercato sul quale operano tutti i prodotti della categoria considerata. Se si considerano, per esemplo, i «fondi azionari specializzati Europa», il Var è li Morgan Stanley Capitai International Europe in lire, creato su una selezione di azioni europee. Chi intende acquistare un fondo, o già ne detiene quote, può sapere, grazie al numerò dei Var a quale perdita massima può andare incontro entro il mese seguente, con una percentuale di errore intorno all'1%. inoltre, confrontando i Var mese dopo mese, si può rilavare la tendenza: diminuzione o aumento del rischio. IDASUOAYIMONEYNU INWtt COrtIT (AZIONI ITALIANE) MORGAN STANLEY CAPITAL INTERNATIONAL VfORLDIN LIRE (AZIONI INTERKAZipKA MORGAN STANLEY CAPITAL INTERNATIONAL EUROPE IN URE (AZIONI EUROPEE) MORGAN STANLEY CAP INT. EMER6ING MARKETS IN LIRE (AZIONI PAESI EMERGENTI] 15,48% MORGAN STANLEY CAP. INT. NORTH AMERICA IN LIRE (AZIONI NORD AMERICA) -16,11 % MORGAN STANLEY CAP INT. PACIFIC FREE IN LIRE (AZIONI PACIFICO) -18,67%

Persone citate: Carlo Novara, Del Mese, Merrill America, Morgan Stanley, North America