IN CONGO TRA I GORILLA A CERCARE IL DINOSAURO

IN CONGO TRA I GORILLA A CERCARE IL DINOSAURO IN CONGO TRA I GORILLA A CERCARE IL DINOSAURO VIAGGIO IN CONGO Redmond O'Hanlon Feltrinelli pp. 558 L 35.000 AVVENTURA, l'esplorazione di foreste sconosciute, l'incontro con popoli e animali selvaggi hanno sempre calamitato l'interesse del pubblico, sin dai tempi dei romanzi di Salgari. Ma l'autore de I pirati della Malesia che scriveva a tavolino, lasciava briglia sciolta alla fantasia, non potendo parlare di esperienze vissute in prima persona. Non così Redmond O'Hanlon che ha compiuto di persona un'impresa straordinaria e ce la racconta in questo Viaggio in Congo. Naturalmente il suo «reportage» acquista un sapore di testimonianza che ne accresce sensibilmente il fascino. Certo, solo chi ha il gusto matto dell'avventura può pensare di affrontare un viaggio folle come questo. Un viaggio alla ricerca del mitico dinosauro Mokélé-mbembé, versione africana del mostro di Loch Ness. Gli africani credono ciecamente nella sua esistenza, i bianchi invece sono piuttosto scettici al riguardo. Redmond O'Hanlon comunque, naturalista appassionato, redattore di storia naturale al Times Literary Supplement, nonché membro della Royal Geographical Society, vuole vederci chiaro e insieme con un etologo americano e un biologo congolese organizza una spedizione nel cuore del Congo. Il ritratto della Repubblica democratica del Congo a regime marxista-leninista che emerge dal libro è quella di un paese povero, lercio, corrotto, dove t'imbatti ad ogni passo in una pattuglia di soldati armati di kalashnikov che ti perquisiscono da capo a piedi. Dove ti tocca di dormire su letti popolati da cimici, dove abbondano le vipere del Gabon dal veleno Il ritratto della Repubblica democratica del Congo a regime marxista-leninista che emerge dal libro è quella di un paese povero, lercio, corrotto, dove t'imbatti ad ogni passo in una pattuglia di soldati armati di kalashnikov che ti perquisiscono da capo a piedi. Dove ti tocca di dormire su letti popolati da cimici, dove abbondano le vipere del Gabon dal veleno • così potente che bastano quattro gocce per farti secco. Dove le mosche tsé tsé sono sempre in agguato. E non è un'impresa da poco. Si tratta di attraversare l'immensa foresta inondata, tra l'Ubangi e il Sanga. Qui l'acqua ti arriva alla cintola e ti ritrovi sulle gambe ulcere dolorose che non guariscono mai. Senza parlare dei nugoli di api e di zanzare che ti perseguitano e delle pulci penetranti che ti depongono le uova sotto le unghie dei piedi. Quando ti crescono nella carne devi estrarle col coltello. E non riesci neanche a camminare. O'Hanlon conosce benissimo i pericoli e i disagi a cui va incontro, ma nulla può distoglierlo dal suo proposito, nemmeno l'attacco di malaria che rischia di mandarlo all'altro mondo. Attraversare la foresta pluviale significa fare incontri memorabili non solo con i pigmei, gli stregoni e i guerrieri bantu, ma anche con una straordinaria varietà di animali, dagli ippopotami ai bonobi, dai granchi agli avvoltoi delle palme, dai colobi rossi ai cefalofi, dai cercopitechi alle aninga, dai coccodrilli alle formiche cacciataci, dai gorilla ai succiacapre vessilliferi. E di ciascuno l'autore racconta con verve, non certo ccn noiosa saccenteria, aspetto fisico e comportamento. Dopo una serie di inenarrabili peripezie, la spedizione rag- giunge finalmente il Lago Tele dove si favoleggia viva il misterioso dinosauro. Ed è allora che Redmond O'Hanlon, che ha perduto quasi venti chili da quando si trova nel Congo, stremato di forze e fradicio di sudore, con le ulcere dei piedi e delle gambe infiammate, si rende conto di essere arrivato almeno sessantasette milioni di anni troppo tardi I Mokelé-mbembé esiste ormai soltanto nella fantasia della gente. Proprio come il famoso mostro di Loch Ness Tutto il libro ha un ritmo narrativo sostenuto, incalzan te, che ti proietta davanti situa zioni e personaggi proprio co me in un film. Un dialogare co lorito, crudo, brusco, talvolta volgare tra gli uomini. Ma an che sprazzi di poesia nella de scrizione della natura: «Il sole nascente aveva disperso la neb bia e illuminava il vivido por pora dei giacinti d'acqua, il bianco e il giallo delle ninfee che si schiudevano, le orchidee picchiettate di rosso ai margini delle distese di giunchi e il dor so bruno di un uccello che vola va basso sull'acqua con la coda nera aperta sulla superficie, il becco rosso che fendeva l'aria un rallo tuffatore». Ci si può spaventare all'inizio per la mole del libro. 558 pagine non sono poche. Ma poi si è tra scinati dalla foga del racconto i si arriva all'ultima pagina qua si senza rendersene conto. Isabella Lattea CoHmann // viaggio di un naturalista sulle tracce del mitico Mokélé-mbembé, che per gli africani è l equivalente del mostro dì Loch Ness in Occidente Redmond O'Hanlon, membro della Royal Geographical Society, racconta un suo «Viaggio in Congo», nella foresta pluviale, tra gorilla e elefanti, alla ricerca di un mitico dinosauro

Persone citate: Redmond, Redmond O'hanlon, Salgari