La notte delle stelle cadenti concede il bis di Piero Bianucci

La notte delle stelle cadenti concede il bis La Terra attraverserà i detriti di una cometa: un fenomeno che si ripete ogni 33 anni La notte delle stelle cadenti concede il bis Martedì una pioggia di meteore come a San Lorenzo Preparatevi qualche migliaio di desideri. Potrebbero servirvi la notte di martedì, 17 novembre, anzi, poco prima dell'alba di mercoledì, quando la Terra attraverserà i detriti di una cometa e nel cielo apparirà una straordinaria pioggia di meteore: le Leonidi, chiamate così perché sembrano provenire dalla costellazione del Leone. La cometa è la Tempel-Tuttle, un pezzo di ghiaccio non più grande di qualche chilometro che sparge lungo la sua orbita un po' di spazzatura: minuscoli granelli di polvere e pietruzze non più grandi di una capocchia di spillo. Ma l'incontro con l'atmosfera terrestre avviene a 72 chilometri al secondo, l'attrito trasforma le pietruzze in vapore, l'aria si elettrizza, e noi vediamo una luce che attraversa velocissima il velluto nero del cielo. Tante luci, tantissime, perché, come avviene ogni 33 anni, la cometa Tempel-Tuttle è appena passata nelle vicinanze del Sole, e ha perso polveri in abbondanza. Nel 1966 si videro fino a 70 mila Leonidi all'ora. Se i romantici approfitteranno dell'occasione per esprimere i loro desideri d'amore, ben altri desideri stanno esprimendo i gestori delle centinaia di satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra per assicurarci tv e telefonate intercontinentali, previsioni del tempo, misure di posizione per i naviganti del mare e dell'aria. Il timore è che una scheggia di cometa colpisca qualche satellite: il danno sarebbe di decine di miliardi. Secondo Duncan Steel, astronomo della «Spaceguard» australiana (una specie di polizia del cielo) la probabilità di un impatto è maggiore di una su mille. Noi, al suolo, possiamo invece stare tranquilli. L'atmosfera è una protettiva coperta di Linus che assorbirà tutto. Avremo soltanto uno spettacolo eccezionale e gratuito, senza il minimo rischio. E' vero che ogni tanto qualche meteorite arriva a terra (su un territorio pari a quello dell'Italia, in media un sasso di 100 grammi ogni tre anni). Ma storicamente non è documentata nessuna caduta di meteoriti collegabile a una pioggia di meteore. Piuttosto, auguriamoci che lo spettacolo ci sia davvero: secondo gli astronomi potrebbe anche essere rinviato al novembre 1999 o a data da destinarsi: è difficile prevedere con esattezza se la Terra passerà proprio nel punto giusto. Una curiosità: tra le molte osservazioni organizzate da astronomi professionisti e dilettanti, una si svolgerà a Villa Lampedusa, quella del Gattopardo, da poco riaperta al pubblico. Sarà un ritorno al passato. Il Principe di Lampedusa era un astrofilo appassionato: tre suoi telescopi, splendidi di lucidi ottoni, li ha rilevati l'Osservatorio di Palermo per arricchire la propria collezione di strumenti storici. Piero Bianucci

Persone citate: Duncan Steel, La Terra, Tuttle

Luoghi citati: Italia, Lampedusa, Palermo