«Il posto ideale è sui monti»

«Il posto ideale è sui monti» DOVE ANDARE A RIMIRAR LE STELLE «Il posto ideale è sui monti» La Hack niente telescopi, basta l'occhio nudo ^^ff5 filili I CONSIGLI DELL'ESPERTA TANTO per cominciare chiamiamole meteore, non stelle». Ma al di là della precisione scientifica, la professoressa Margherita Hack, astrofisica, ammette che «quelle che volgarmente chiamiamo stelle cadenti» sono un fenomeno appassionante. Appassionante e romantico, no? «Veramente a noi scienziati del romanticismo non ce ne importa nulla. Però sì, stare a pancia all'aria a guardare la pioggia di stelle, sdraiati in un prato... Ma d'estate, s'intende. E vorrei vedere che qualcuno passasse una notte di novembre all'aperto!». Lei ha previsto di osservare il fenomeno? «No, anche perché io sono esperta di fisica delle stelle, e queste invece, come ho già chiarito, sono meteore. Per la precisione, sono strisciate luminose dovute all'impatto di particelle solide che entrano nella nostra atmosfera. Non è un fenomeno di grande interesse scientifico, anche perché a proposito sappiamo ormai tutto quello che c'è da sapere. Potrà essere interessante se ne cadranno molte, questo sì. Però non c'è alcuna differenza tra quello che succede in cielo la notte di San Lorenzo, ad agosto, e quello che succederà martedì. Succede tutti gli anni, il 12 agosto e a novembre, quando la Terra incrocia l'orbita della cometa, che perde materiale lungo la strada. L'unica differenza è che quelle estive sono "stelle cadenti" più popolari, e che esiste una tradizione che le riguarda». Allora, lei le guarderà o no? «Mah, magari un'occhiata... Ma guardi che se uno avesse la pazienza di stare alzato, ne vedrebbe almeno una per notte. A volte se ne vedono decine, a volte centinaia. E poi sono diventate di moda. So che moltissimi "profani" si collegano ai siti Internet dell'Istituto del telescopio spaziale, che ha sede negli Stati Uniti a Baltimora, e impartisce gli ordini al satellite Hubble. Oppure al sito - sempre della Nasa - che diffonde informazioni sui risultati del lavoro della sonda Galileo. Insomma, l'argomento interessa moltissime persone. E, come ripeto spesso io, è meglio che si interessino a quello che succede nel cielo piuttosto che agli oroscopi». A tutti questi appassionati lei dove consiglia di andare, per osservare al meglio il fenomeno? «In una località buia, naturalmente. Fuori città, lontani dal riverbero di luce che le metropoli emanano. In montagna, ad esempio. Una volta si andava negli osservatori, ma ormai lì non si osserva più niente perché gli strumenti in dotazione sono troppo modesti. Meglio l'occhio nudo, allora. E' comunque uno spettacolo inusuale, perché non goderselo all'aperto (ben coperti)?». [bru. gio.] I LUOGHI. Quelli bui. La luce, anche in lontananza, pregiudica la visione. Da preferire l'alta quota. Particolarmente indicate le vallate alpine. STRUMENTI. Evitate di portare con voi cannocchiali o telescopi. E' fatica inutile: il fenomeno è visibile a occhio nudo. IL CIELO. Deve essere libero verso Est. Perchè in quell'area del cielo si trova la costellazione del Leone dalla quale sembrano provenire queste meteore ribatezzate per l'appunto Leonidi, come Perseidi vengono chiamate quelle della notte di San Lorenzo perchè paiono irradiarsi dalla costellazione di Perseo. id L'astrofisica Margherita Hack

Persone citate: Hack, Hubble, Margherita Hack, Perseo

Luoghi citati: Baltimora, Stati Uniti