II contagio risarcito con 1 miliardo di J. P.

II contagio risarcito con 1 miliardo A un'infermiera II contagio risarcito con 1 miliardo ANCONA. Aver contratto 1' Aids, e aver perso la fiducia nella giustizia non sono danni riparabili con un miliardo e trecento milioni di lire, o con qualsiasi altra somma, ma per L.G., l'infermiera anconetana divenuta sieropositiva in corsia, il risarcimento propostole dalla Asl 7 a titolo di indennizzo morale è il primo punto fermo di una vicenda penosa che si trascina da 7 anni. Nel 1991 LG., madre di due figli e tuttora dipendente dell' Azienda sanitaria anconetana, si punse con un ago infetto mentre assisteva un malato di Aids. La donna denunciò che l'incidente era stato provocato dall'assoluta carenza di norme antinfortunistiche (nella stanza, troppo stretta, non si poteva neppure introdurre il carrello per gli aghi infetti), ma i giudici mandarono assolto in appello il primario del reparto infettivi e prosciolsero l'ex primario del pronto soccorso, con una sentenza poi annullata dalla Cassazione. Per 7 anni l'infermiera ha difeso i suoi diritti, manifestando anche davanti alla Cassazione e «occupando» una piazza di Ancona. Adesso ha accettato una transazione con la Asl, comprensiva del rimborso delle spese sostenute per le cure (un miliardo e 300 milioni). Adesso L.G. e il marito si ritireranno dai procedimenti penali e civili intentati come parti lese, compreso il nuovo processo all'ex primario che si aprirà a Perugia. [j. p.]

Luoghi citati: Ancona, Perugia