«Marilyn si rifece il seno»

«Marilyn si rifece il seno» Lo rivela un giornale inglese: la Monroe fii poi colpita da un'infezione «Marilyn si rifece il seno» «Medico di Hollywood eseguì l'intervento» Melanie Griffith e Sharon Stone? Ovvietà. Cher? Bazzeccole. E' un mito ben più grande stavolta a crollare. Anche Marilyn Monroe, il maggiore sex symbol del nostro secolo, si è sottoposta segretamente a un'operazione di chirurgia plastica per aumentare la taglia dei seni. Lo rivela oggi il «Sunday Times». Ebbene sì, il decolleté che ha fatto sognare intere generazioni non era un dono di madre natura ma il frutto delle abili mani di un medico, pioniere dell'estetica, che avrebbe fatto la fortuna dell'attrice combinando schiuma artificiale, cellophane e iniezioni di silicone. A sostenerlo nell'ultimo libro dedicato alla sirena dei Kennedy è un ex giornalista del «New York Times». Jon Kron racconta che la Monroe si rivolse al dottor John Pangman, mago della bellezza di Hollywood all'inizio degli Anni Cinquanta, il medico che aveva tirato indietro le orecchie a sventola di Clarke Gable. In realtà l'attrice, che conobbe il chirurgo nel '49, quando non era ancora famosa, cominciò col farsi ritoccare il mento sfuggente. Solo più tardi toccò ai seni. La Monroe tornò da Pangman per la plastica alle mammelle, un'operazione allora rarissima. Lo testimonia, nel libro di Kron, Rosemary Eckersley, vedova di un collega di Pangman, sostenendo pure che l'attrice fu colpita da un'infezione poco prima di morire. Anche il nome di Marilyn, dunque, va ad aggiungersi alla lunga lista dei vip «rifatti». Hollywood è una città alla plastica e là l'intervento al seno, che fu sperimentato per la prima volta nel 1890 da un medico viennese, oggi è quasi routine. Da Melanie Griffith, moglie di Antonio Banderas, che si è aggiustata anche le borse sotto gli occhi e ora, dopo la terza gravidanza si è rifatta pure le cosce, alla bionica Cher, reinventata dai medici da capo a piedi; da Elisabeth Taylor a Jane Fonda, dall'esplosiva Brigitte Nielsen a Sharon Stone, a Demi Moore, i cui seni, in corso di carriera, da un film all'altro hanno pigliato almeno due misure. Il buffo del ricorso alla chirurgia estetica è la mania del silenzio. C'è chi si vergogna, chi confessa solo dopo anni, chi nega anche l'evidenza. C'è insomma chi lo ammette e chi no. E chi ci litiga. Venendo ai «rifacimenti» di casa nostra chi ricorda lo scontro sul tema fra due maggiorate, Angela Cavagna e Sabrina Salerno, finito in tribunale? A suon di servizi sui rotocalchi la prima accusava la seconda di non essere vera, mentre quella chiamava a testimone una madre natura abbondante di doni. In anni più recenti fu Valeria Marini a venir chiamata in causa: una rivista stampò immagini parlanti del «prima e dopo la cura»: lei negò, per sicurezza, anche che le foto fossero sue. Una confessione piena, invece, la fece Alba Panetti, che dopo l'intervento di aumento dei seni, unica parte «poca» in lei, preferì l'esternazione in diretta tv aÙ'incubo delle investigazioni dei giornali. E' poi di questi giorni la boutade dell'ex playgirl Jenny McCarthy. La presentatrice ha raccontato senza reticenze che suo seno è rifatto e che ora «comincia a disfarsi». Ma va bene così, dice: «sarà più verosimile»... Cristina Caccia A lato Marilyn Monroe Sotto Sharon Stone In basso Alba Panetti

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