Cossiga: concediamogli l'asilo

Cossiga: concediamogli l'asilo Cossiga: concediamogli l'asilo «E' un combattente, occorre una soluzione politica» MADRID DAL NOSTRO INVIATO Senatore Cossiga, è favorevole all'asilo politico per Abdullah Ocalan? «Certamente sì». Anche se per il governo turco è il terrorista più pericoloso? «Da un punto di vista giuridico è una questione semplicissima. Noi, l'Italia, non possiamo nemmeno prendere in considerazione una richiesta di estradizione avanzata da un Paese che prevede la condanna a morte». Ma la richiesta di estradizione è arrivata anche dalla Germania, e la pena di morte lì non c'è. «E infatti questo è un problema diverso». Ma se la Germania insistesse... «Da un punto di vista giuridico potrebbero aver ragione, ma si dovrebbe rispondere ponendo un problema di natura politica». Quale? «Che il signore in questione è il capo riconosciuto di una minoranza, quella curda, oppressa dall'Iraq e dai turchi. Un problema che richiede una soluzione politica e che può avviarsi appunto dalla concessione dell'asilo politico». Asilo politico senza condi¬ zioni? «Con una condizione su tutte: non potrà essere concesso senza l'impegno di Ocalan ad interrompere le sue attività». In una conferenza stampa a Roma, i rappresentanti del Pkk curdo hanno sostenuto che l'arresto di Ocalan in realtà era concordato con il governo italiano. «Su questo non mi posso esprimere, sono in Spagna e mi sto occupando d'altro». Sempre i rappresentanti del Pkk dicono che l'Italia è stata scelta come possibile Paese mediatore sulla questione curda. «Per la verità non mi sembra che l'Italia sia in grado di svolgere un ruolo del genere. Cone ho detto qui in Spagna per la questione basca, e come è accaduto per l'Irlanda, questo è un molo che possono svolgere solo gli Stati Uniti. O, come è accaduto per le mediazioni territoriali tra Cile e Argentina, la Chiesa». M L'Italia sarebbe stata scelta, dal leader curdo, anche per il suo impegno dichiarato, ad esempio per la mozione del Parlamento che invita l'Unione Europea ad attivarsi per una soluzione della questione Kurdistan. «Non credo che basti una mozione parlamentare per essere nelle condizioni di mediare su scala internazionale. Per risolvere questi problemi ci son di mezzo non un oceano, ma tre». Ancora il Pkk, da Roma, ricorda che Ocalan non è soltanto un leader curdo, ma di tutto il Medio Oriente. Un leader da maneggiare con cura... «Limitiamoci al leader riconosciuto della minoranza curda, perché allora Medio Oriente è tutto. E ricordiamo che i Curdi sono una nazione senza Stato, divisi tra Iraq, Iran, Turchia, Siria e Armenia, oppressi. Un popolo senza nazione. Una questione politica che va risolta». [g. ce. 1 Francesco Cossiga

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